dimólto, dimórto
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
GB di innanzi agli aggettivi Grande e Molto per più forza

dimólto, dimórto
avverbio e aggettivo

molto

SC SF RI

Stare a casa di diavolo, uno che gli sta dimolto lontano, isolato… // Quello di stare quande c’è dimolto caldo intorno a i foco… ci si còce! // Un so, un tramenìo… una che mescola di molto, le posate, la roba… I cocci, magari ’n cucina… è una confusione di oggetti! // La cera non inganna, l’è i colorito! Oh, io come ce l’ho oggi? Ieri ce l’avevo di molto brutto! // Uno che parla dimolto, alle spalle dell’altre persone. // Mi sono straccata a camminare, a fa quella girata… dimolti li usavano nelle campagne, questi vocaboli qui…

Ma noi la pappagorgia la s’addo(pra)… / Quando uno c’ha dimorto sotto qui. / Dimorto sotto… qui, alla gola. // Noi chi (= qui), di polli, dimorti se n’è portat’a casa. // Poi cando (= quando) e’ cominciai a fa l’amore io – ’nsomma – e’ si sta(v)a anche dimolto zitti!

Lo dico io, non è che l’abbia sentito dire da dimolte parti! // C’è chi lo dice! Ah, io basta veda uno, gli fo i’ ritratto, ’nsomma, ti fa tutto, la radiografia... ti fa ogni cosa! Però io son convinto so dimolti discorsi! // Dimolti, oggigiorno dimolti moderni pensan che sia un pregio... // Sì, è un uccellino piccino! L’è un uccellino piccino che sta dimolto sulle macchie, su’ pruni…

Z agg. e pron. fam. tosc.; avv. raro tosc.

Gradit tosc.