Introduzione alla lettura della scheda lessicografica

La scheda tipo del VFC si presenta così (cliccare sul nome del campo per la descrizione)


Ogni scheda offre la possibilità di attivare una serie di relazioni col resto dell'archivio:
  1. 1. cliccando sulla sigla alfabetica che rappresenta il settore o ambito semantico di appartenenza si accede alla lista dei lemmi afferenti a quello stesso settore raggruppati per sottosettore; da tale lista può essere selezionato qualsiasi lemma;
  2. 2. se è presente la freccia che segnala un rinvio ad altro lemma, cliccando su di essa si può accedere alla scheda di quel lemma.

Scheda lessicografica: denominazione, descrizione e contenuto dei campi

settore o ambito semantico
È l’ambito ampio a cui fa riferimento la definizione; cliccando sulla sigla si ottengono tutte le voci afferenti al settore suddivise in rapporto ai diversi sottosettori (vedi). Si veda anche Aree concettuali in Introduzione.

lista dei settori indagati

AA animali
AG amori e gioventù: relazioni sociali; religione; politica
AP ambiente e paesaggio, flora
CA casa e famiglia
CM corpo e malattie
DQ difetti e qualità: sfera personale, sensazioni, sentimenti
GR forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
IG infanzia e giochi
LA lavoro: arti e mestieri; caccia e pesca; terminologia militare
MB mangiare e bere
SO soldi: crediti, debiti, salario, commercio, monete
SP spettacolo e arte
TM tempo: tempo meteorologico; stagioni; festività; età della vita
VE vestiti e oggetti per l’abbigliamento

sottosettore
È l’ambito più ristretto rispetto al settore, di cui costituisce una sottopartizione, a cui fa riferimento la definizione.

specificazione della fonte del lemmario
Indica se il lemma o sublemma è stato proposto agli intervistati perché presenti nel Novo vocabolario della lingua italiana, curato da G.Giorgini e E.Broglio (GB), o in uno dei repertori o atlanti lessicali di area fiorentina (altre fonti); accanto a GB o altre fonti sono registrate, qualora ve ne siano, le divergenze rispetto alla testimonianza degli informatori: l'assenza di indicazioni esprime la totale coincidenza di forma e significato; l'indicazione parlato spontaneo segnala invece che il lemma o sublemma è stato fornito dagli intervistati in conversazione libera e che non trova alcuna testimonianza né in GB né in nessuna della altre fonti.
Per la lista delle fonti vedi Altre fonti in Introduzione.

lemma
È la voce che compare nell'indice; la presentazione dei lemmi è funzionale alla ricerca all'interno della banca dati e dunque non necessariamente coincide con la rappresentazione tradizionale della lessicografia. Il grassetto che accompagna la scrittura del lemma può trovarsi in combinazione con il corsivo se si tratta di voce il cui uso e conoscenza sono state verificate in tutte e tre le aree di riferimento (lessico riferibile alle aree di esperienza individuate dai settori MB Mangiare e bere e DQ Difetti e qualità).

identificativo del lemma (o del sublemma se esiste)
Identifica in modo univoco la scheda nel caso ve ne siano altre che, pur avendo la stessa voce a lemma, registrano però significati diversi o sublemmi diversi. È un numero nel caso di lemmi con categorie grammaticali diverse o significati diversi; è una lettera se si tratta di sublemma; è un numero affiancato da una lettera se si tratta di sublemma afferente a lemma che a sua volta ha un identificativo numerico.

sublemma
È la locuzione o il sintagma in cui compare eventualmente la parola che costituisce il lemma; se esiste è al sublemma che si riferiscono il significato, la descrizione grammaticale, le testimonianze e tutti i parametri presenti nella scheda.

categoria grammaticale
È la descrizione grammaticale del lemma o del sublemma se esiste; il termine “locuzione” si riferisce genericamente a qualsiasi stringa che non sia strettamente identificabile come locuzione avverbiale o sintagma nominale.

localizzazione
Indica la zona di Firenze in cui è stato reperito il contesto da cui si è estratto il lemma o il sublemma: Rifredi (RI), San Frediano (SF), Santa Croce (SC); questo genere di riferimenti ai quartieri non va inteso come limitazione territoriale di quell'uso. La sigla che richiama l'area di indagine a cui fa riferimento (RI SC SF) può apparire anche prima della definizione, o di parte di essa, quando competenza e uso della voce non risultano condivise (o non allo stesso modo) nei quartieri della città indagati.

definizione
È basata interamente sulla testimonianza fornita dagli informatori. Vedi Organizzazione della scheda lessicografica.

→ rimando ad altro lemma
Rinvio basato sulle connessioni realmente stabilite dagli informatori all’interno della testimonianza. Vedi Organizzazione della scheda lessicografica.

contesti reali forniti dagli informatori al momento dell’inchiesta
Si tratta della testimonianza degli informatori così come è stata fornita; il simbolo " indica che una parte del testo non è stata riportata perché non strettamente pertinente il lemma (o sublemma), o perché incomprensibile nella registrazione sonora o ancora perché si trattava di nome proprio o cognome. Per i criteri della resa grafica si veda La trascrizione dei contesti.

testimonianza nei dizionari di riferimento
Indica se il lemma o sublemma è presente nei dizionari italiani usati per il confronto; accanto alle sigle che li indicano sono registrate, qualora ve ne siano, le divergenze rispetto alla testimonianza degli informatori: l’assenza di indicazioni esprime la totale coincidenza di forma e significato. Per l’uso dei dizionari si veda I testimoni dell'italiano.

DFD E. De Felice, A. Duro, Dizionario della lingua e della civiltà italiana contemporanea, Palermo, Palumbo 1975
PF F. Palazzi, G.F. Folena, Dizionario della lingua italiana, Torino, Loescher 1992
ZN. Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Zanichelli XII 1994
GRADITGrande Dizionario Italiano dell’Uso, diretto da T. De Mauro, Torino, UTET 2000