Spoglio critico

La testimonianza del Giorgini-Broglio e delle "altre fonti" è stata preliminarmente confrontata, negli anni 1994-1996, con quella di tre repertori dell'italiano contemporaneo (De Felice-Duro 1975; Palazzi-Folena 1992; Zingarelli XII - 1994) alla cui consultazione abbiamo affidato il compito di tratteggiare - a grandi linee - il grado di cittadinanza nell'italiano d'oggi del materiale reperito. In questa prospettiva la selezione del materiale che, presente nel Giorgini-Broglio o nelle fonti integrative, sarebbe stato indagato a Firenze, è guidata dall'assenza di quel materiale nei tre lessici di riferimento, oppure dalla verifica di indicazioni che costituiscono un indizio di debolezza nel panorama dell'italiano "senza aggettivi" delle voci raccolte (si pensi, accanto alle mancate attestazioni, alle etichette tosc.; lett.; raro; arc.; e così via). Questa operazione di confronto ha permesso di isolare circa 20.000 fiorentinismi virtuali.
È pur vero che nella banca dati possono comparire, a lemma, anche voci registrate senza restrizioni d'uso in tutti i vocabolari che hanno costituito il nostro punto di riferimento (è il caso di pizzicàgnolo). In effetti abbiamo ritenuto opportuno derogare al criterio generale nei casi di voci che, senz'altro "italiane" per la lessicografia consultata, la nostra sensibilità di parlanti e di studiosi ci fa ritenere radicate quasi esclusivamente nell'area fiorentina.

Come si vede, la fiorentinità è stata definita per contrasto con quanto possiamo assumere come "italiano", seguendo la lezione dei nostri lessici di lingua; si precisa tuttavia che abbiamo preso in considerazione i casi di eventuale sovrapposizione fra fiorentino e toscano.

Per fornire un profilo più articolato delle voci che le testimonianze degli informatori hanno permesso di attribuire all'uso di Firenze si è deciso inoltre di verificarne la presenza in un lessico sincronico di dimensioni consistenti (il Grande Dizionario Italiano dell'Uso - GRADIT- curato da Tullio De Mauro).