poerino
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
altre fonti poeriniddio
poerino a.
esclamazione
(o) poerini!
esclamazione di dolore, di fastidio, di disperazione, o anche di meraviglia
SC SF RI
Noi si dice: Poerini, le va a cercà co i’ lanternino, lui! Quando uno fa un’osservazione, dice, ’n so, una cosa… // È uno che cura i’ male: Poerini… Cioè, tu sta’ bene e tu ti rammarichi. // Gestroso sì. Poerini, canti (= quanti) gesti (sic). Oppure, sennò: Quanti fichi fa i’ mi’ fico! Quando uno: Aaah! Madoonna… Tutto… Poerini, quanti fichi fa i’ mi’ fico! O poerini! Quanti fichi fa i’ mi’ fico. È un detto, proprio nostrano nostrano. // Tipo quelli che mangiano e tiran su... Ora un usa più. Prima mettevan da una parte icché un gli piaceva: la carota, nel piatto: Poerini, quanti fichi. Ora un usa più, perché ’ mangiari son diversi. Ai tempi mi ricordo io, c’era anche in famiglia mia, ora un mi ricordo chi tirava via le buccine di’ pomodoro se c’erano... Poerini, quanti fichi! I’ filettino... // Eh, lui gli taglia e cuce. Anche una persona: Chi, lui? Oh, poerini, taglia e cuce che l’è un piacere. // Quand’uno era stufo: poerini, che melodia tu fai! Perché è tutt’altro che una melodia, ’nsomma. Cantilena, melodia.
Smaniare vòr dire quando uno dice: Ohi ohi, or icché fo? Poerini, un so icché fare… / E quell’attra: Ma icché tu smani? Vèn via… // Io c’aveo la mi’ nipote. Ora l’è cambiaha un po’. L’è sempre parecchio… ma, poerini, quande gl’era piccina! Da buttàlla dalla finestra! // Per esempio tu vai, tu vai a Campi, per esempio, c’hanno tutt’attre… poerini! Tu va’ a San Donnino poi! Bisognerebbe t’andessi là, vedi! // Siamo venute tutt’e due sverte, io e la mi’ sorella… La mi dicea dopo la mi’ mamma: Ma icché tu corri? / O mamma, tu me l’ha’ detto pe tanto tempo… Poerini! // Eeh! Poerini! Ho sentito dire anche cagnottèra della canottiere, la s’immagini! Bah!
Come quando mi spararon dietro ni’ Moncenisio... poerini! Se c’era Mennea rimaneva ’ndietro chissà quanto!