rizzarsi
[ AG ] rafforzativi, attenuativi
parlato spontaneo

rizzarsi a.
esclamazione

...e rìzzati
formula usata per chiudere una questione o un discorso, tagliando fuori le alternative (ha il valore di e basta)

SC SF RI

Noi è difficile, presempio, che si dica culattone. Ma anche fròcio, ’nsomma. Noi si dice finocchio e rìzzati. Da noi son finocchi. // Cioè un caffè e via, la mattina, la prima cosa che uno piglia: Sì, son con un caffè nero e basta. Ecco. Senza latte, senza biscotti, senza nulla. Caffè, e rìzzati. // Che c’è stasera? / Minestra e lesso e du’ piatti dietro! E rìzzati. Ecco. Non ti do più nulla. Minestra e lesso e rìzzati. E accontentati.

Che si cena? / L’è un mangiare lesto! Come dire: c’è poco! No, io lesto intendevo, quand’e’ (?) magari si mangia(v)a la minestra di… di coso, e via, e rìzzati! Brodo di trippa, e rìzzati! (R.: cosa significa: e rìzzati?) Che un c’è più nulla! Noi s’andava avanti a brodo di trippa…

E rìzzati! Si dice. / Ecco, ora tu mangi questo e questo, poi: rìzzati, eh! un c’è più nulla. / Come a dire: rìzzati da tavola.