entratura
[ CA ] casa: edificio e annessi
GB 'la stanza che dalla porta delle case o dei quartieri, mette nelle altre stanze'

entratura
sost. femminile

locale d'ingresso della casa o dell'appartamento

RI
riscóntro
stanza di passo

No, l’entratura no: un momentino. L’entratura l’è: io c’aveo… la casa mia era fatta... Praticamente l’entratura c’è una..., una si..., un appartamento sistemato a... cioè te t’entri – va bene? – [fa un disegno] te tu entri e tu c’hai: stanze circolari: quest’è l’entratura, va bene? (R.: è l’ingresso!) L’ingresso. Però quella che tu dici te si chiamava noi stanza di passo, perché quando io vo da una camera a un’altra, senza passà pe l’entratura, cioè io non ho una porta autonoma… // (R.: andavate voi dal materassaio?) Certo! Venivan anch’a casa – sì – io l’ho ribattute [i. e. le materasse] quando l’avevo di là nell’entratura perché chiesi i’ permesso se le potéo bàtte qui nella stradella... in questo cancello..: Eh no! – dice – No! / Porca miseria, ma se le si battan pe le scale un polverone si (v)a via! / Dice: Mah, no, sennò si sporca la stradella! / E allora sporcherò la mi’ entratura! Porte aperte, riscontro! Icché tu aresti fatto? (R.: dove?) Giù, nell’entratura mia, appena tu entri, sì. // La bambina dopo lui me l’addormentava, con la carrozzina su e giù quest’entratura lunga...

Z raro

DFD region. e raro

Gradit basso_uso