fiàcchere
[ LA ] mestieri
parlato spontaneo

fiàcchere 2
sost. maschile

conducente di vettura a cavalli, fiaccheraio

SF
bacalaro

Quando ci si metteva sulle stanghe della carrozza pe fàssi trasportare. Allora i ragazzi gni facevan a i’ fiàcchere: Drèho drèho drèho! È segno che ’ c’aveva uno drèho, che si faceva trasportare. / Ma forse un gnen’hanno spiegato. Le carrozze, ce l’ha presente? I’ cavallo e la carrozza? Dietro c’avevano due ferri. I ragazzi di San Frediano, perché noi di là non si faceva, le nostre mamme non volevano (R.: lei di dov’è?) Di’ centro, di Piazza Signoria. / L’è di’ quartiere signorile! (R.: e lei è di Santa Croce?) Come rione sì, ma un ho mai sentito questo campanilismo, non l’ho mai sentito. / Drèho drèho! (R.: lei è di Santa Croce, allora?) Come zona… No. Io stavo in piazza della Signoria. Appunto, gli dicevo, i ragazzi montavano a sedere su i’ di dietro a queste rote. I fiàcchere non se n’accorgevano, allora i ragazzi altrettanto maligni gni dicevano: Drèho! Come dire: tu c’ha dietro un ragazzo. Allora tirava le frustate. / All’indietro, pe fàcci scendere. // I’ fiacchere l’era solamente quello che faceva la carrozzella. Quelli che guidavano la carrozzella si chiamavano fiàccheri. Fiaccheri, si chiamano fiaccheri, e erano i famosi bacalari, pe ritornare alla parola di prima.