pandiramerino
[ MB ] pane e farina
GB pan di ramerino (sv pane)

pandiramerino
sost. maschile

panino all'olio con uvetta e rosmarino tipico del periodo quaresimale; era usanza prepararlo il giovedì santo e farlo benedire

SC SF RI
ramerino
schiacciata / stiacciata alla fiorentina

I’ pandiramerino non è un dolce, non c’è zucchero... è fatto con la pasta di pane, ci méttano dell’uvetta, olio co i’ ramerino dentro e fanno questi panini. // I’ pandiramerino si sa. È un dolce. È proprio... è un dolce. Per noi. Perché considera... perché te sei giovane, ma bisogna pensare che veniva fatto solo le cose necessarie alla sopravvivenza, lascia perdere qualche signore. Ma ce n’era molto meno di ora, in proporzione. Diciamo che c’era cinquanta al limite della sopravvivenza, e du’ signori. Oggi ce n’è: dieci di sotto, poveri, gli altri quaranta... vivono mediamente, senza follie, e magari di ricchi ce n’è... trenta, di ricchi ricchi. I’ panin di ramerino era i’ dolce di alcuni giorni specifici. Perché presempio c’è... Io un me lo ricordo... Lassù [i.e. a Londa], che non si fa nulla secondo le regole della chiesa, perché la messa di Pasqua a mezzanotte la fa alle sei del pomeriggio... E’ c’ha ottant’anni... E così questo discorso, un giorno dell’anno, non mi ricordo quand’è, lui compra ’ panin di ramerino, e ce ne dà uno per famiglia. È bellino! Benedetto. (R.: e qui alla misericordia, cosa danno?) È già passato. Danno i’ panino. I’ panino bendetto. Panino. No, no di ramerino. I’ panino benedetto. // Anche questo usava, ’n particolare, nella settimana santa, av... la settimana avanti Pasqua, eh pandiramerino (R.: che è quello...) benedetto: ci voleva i’ prete che con l’olivo benedicesse! E’ fornai a quell’epoca, quand’ero bambino io, c’avevano certe vetrinate di pandiramerini: Questo l’è benedetto da i’ priore eh! (R.: e com’era fatto, dentro cosa c’era?) C’era i’ ramerino e dei pezzettini di uvetta, ma rara eh l’uvetta!

Pandiramerino l’è un panino fatto (c)osì, anche chesto, i’ pandiramerino, però si mangia in un periodo dell’anno. Mi sembra si mangi a Pasqua, questo pandiramerino, giù di lì. Capito l’è un pane di rameri... L’è un pane fatto co i’ rosmarino, capito? Però l’è coll’uvetta, c’è l’uvetta dentro. L’è un panino casi (= quasi) dorce. Si chiama pandiramerino. (R.: come si dice quando ce n’è tanti, di pandi...) Di pandiramerini? Noi si chiaman pandiramerini. Perché, costì come mette? C’è un monte di pandiramerini, va fini(t)o quelli lì. // Eh, l’è bono. C’è dappertutto i’ pandiramerino. / Lo fanno per benedizione sotto la Pasqua. I’ giovedì fanno questo pandiramerino. L’è un cosino così, la grandezza è così. Di pasta. Con zibibbi... / Zibibbi e coso... e ramerino. / E ramerino. C’è i’ ramerino dentro com’aroma, e zibibbi, che sono uva secca. / L’è un... affarino piccoletto così. Proprio com’una pasta.

Pandiramerino, porca miseria! I’ pandiramerino si mangia sotto Pasqua – no? -normalmente... si mangia sempre, ma sono i periodi della, di’ pandiramerino, delle, delle stiacciate alla fiorentina, della, delle frittelle di riso... un periodo preciso...

Z pan di ramerino

Gradit gastr. tosc. 'tipico dolce toscano'