rigirìo
[ AG ] imbrogli e raggiri
altre fonti 'imbroglio'
rigirìo
sost. maschile
movimento sospetto; faccenda poco chiara; anche di ciò che è stato fatto e disfatto più volte o di cibo ottenuto mescolando più cose
Eh, l’è un rigirìo di pe ridere! È un rigirio perché quando una cosa l’è fatta male, poi l’è rifatta, poi riabboracciata, poi…: È un rigirìo di pe ridere. / Poi c’è anche la cosa così, eh… Umma umma… Eh! / Rigirio di rubare, eh? / No di rubare: Ma a me mi sa che in quella casa c’è un rigirio…! / Ma di tutto. Ci pòl èsse di donne, di carte, di gioco… / …di gioco, di puttane… di gente poco perbene… C’è un rigirio…! / C’è un rigirìo in quella casa, un si sa icché ci sia. / Ma anche ’n un ufficio. / Quand’una cosa non è più chiara, pulita, ecco che si dice: è un rigirìo. / Poi sennò si può dire anche se uno fa da mangiare, e l’ha adoprato, magari, un po’ di avanzi di chello, di quell’attro, perché, dice: Ma, guarda, ho fatto un mangiare oggi, ho fatt’un rigirio, un… mescolanza… / … un borbottino…
Z 'un continuo girare e rigirare'
PF tosc. non_com. 'movimento o comportamento sospetto'
Gradit tosc. 'movimento, spec. sospetto, di una o più persone'