rivestirsi (si rivèste)
[ VE ] benvestiti e malvestiti
altre fonti rivestito 'agghindato'

rivestirsi (si rivèste)
verbo riflessivo

agghindarsi, vestirsi con cura, con gli abiti migliori

SC SF RI
in ghingheri
acchittato
strabuzzare
gruccia
distirare
sembrare un can di un signore

L’è tutta in ghìngheri: quando una si mette... si riveste. // Casomai, se si vede i’ bambino bellino, rivestito, si pò dire: Sembri un granduchino. Questo sì. Ma no: fa i’ granduca. Da prima comunione, vestito tutto acchittato, anche qui, e l’usa poco, perché oggi vanno tutti sbracalati. Però, tutto eee: Sembri un granduchino.

E rivestito l’è quande uno… per dire: torna da lavorare, va ’n casa e si cambia tutto. Ecco: s’è rivestito: Che ti se’ rivestito? ’Ndo tu vai? Si diceva, magari. Ché la maggió parte ci si rivestiva la domenica. Perché i’ vestiti della domenica un usava portàlli pe questi altri giorni. Pe l’amò(re) d’Iddìo! La mi’ mamma, ’pena s’entrava ’n casa, ci faceva levà di corsa. Ora io sento dire: Icché mi metto? Un c’ho nulla! Gl’hanno gl’armadi strabuzzano! È ver’o no? Noi con qui’ vestitino s’era le regine! Ma propio… Si metteva tutto perbenino quande ci si levava, s’attaccava alla gruccia, la mi’ mamma ce lo distirava… // Eh, in ghìngheri l’è agghindato, i’ solito agghindato. Si può dire: Guarda come tu se’ ’n ghingheri! Uno magari che s’è rivestito tutto, s’è rivestito tutto bene: ’Cidenti come tu sè’ ’n ghingheri!

Tu se’ rivestito tu sembr’un can d’un signore! Come tu se’ vestito bene: tu sembr’un can d’un signore!

Z 'provvedersi di abiti nuovi'

PF 'vestirsi con abiti nuovi'