addìo
[ AG ] rafforzativi, attenuativi
altre fonti addio giorgio iron. a giovane che abbia movenze o tono di voce ambiguamente effemminati

addìo a.
esclamazione

addio, nino! / Giorgio! / Ugo!, ciao, Ugo!
rivolto a chi ci sta dicendo assurdità, per comunicargli che non si è stupidi

SF
presa di giro
bomba
nino, nina

È una presa di… di giro. Come dire… come dire… Come si potrebbe dire? Addio, Ugo! Dicano ora. / Addio, nino! / Addio, Giorgio! (R.: si diceva?) Sì sì, si diceva… / Ha voglia, si dice ancora. / Eee… qualcuno lo dice ancora. Ora gl’è venuto più di moda Ugo: Ciao, Ugo! Come dire: Ma che / Ora c’è quel giornalista pigliano ’n giro anche lui, perché si chiama Giorgino. (R.: si diceva a qualcuno che si comportava in un certo modo?) Non saprei nemmeno io in che occasione si pò dire… / Allora, quando uno ti ’nventa una cosa, ti dice una bomba, e gli si dice: Addio, Giorgio! Come dire: ma icché tu mi prendi… Ecco. / È come la solita storia di Giocondo. // Sì… che ’ gira. / Non è vero nulla. / Perché? / In teoria, se tu ci fa’ un ragionamento sopra, fa una girata… da dritto un tu pò’ ma’ andare… / Ma dipende… / Eeh… Addio, Ugo!