addoprare (addòpra), adoprare (adòpra)
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
GB adoprare

addoprare (addòpra), adoprare (adòpra)
verbo transitivo

usare, adoperare

SC SF RI

C’era, i’ cordiale. / Però s’adoprava soprattutto quande quarcuno sta(v)a poco bene, eh! / Sì, poco bene: Dagl’un cordiale! // No, e’ si pò dire anche a vòrte, io, una frase che adopro spesso, quande son… riporto sempre questo discorso di cande son dalla mi’ figliola, che appena arrivo mi danno i’ mestolo in mano e io gli dico: ma icché tu m’ha’ preso, per i’ coco Landini, sempre a fà da mangiare io?

La botta l’è… allora. Noi la si addopra in du’ versioni. Se l’è ni’ caso animale, l’è un girino, la botta. Sennò, botta la si… quando si picchi(a) un córpo (= colpo): Madonna che botta che ho battuto! // La chiusa la un si dice noi. Noi più che attro s’addopra… la parola stabbiòlo la s’addopra pe i’ chiuso e pe i’ fuori, (ca)pito? Stabbiolo. // L’è questa, vedi. (R.: di un uomo?) Di un uomo, sì. Noi… forse la s’addopra anche pe’ vitelli. Ma noi la pappagorgia la s’addo… / Quando uno c’ha dimórto sotto qui. // Ma ’ cocci s’adopra in tante maniere. Chi rompe paga e i cocci son tua… // Che non è… cioè, non è pulito, però è propio nostro. Sì sì, tranquillo, questo s’adopra tranquillamente.

Ora può darsi che – sai – lei la viene dall’Accademia della Crusca quindi io bisogna che mi lè(v)i i’ cappello! Però siccome qui si va ne(l) parlato, e non nell’italiano: io ritengo, perlomeno io adopro questo: l’ho visto in questi giorni. // Voleva dì andare a conoscere i genitori della fidanzata comunque fino alla nostra età giovanile era un detto che veniva adoprato comunemente.

Z registrato senza restrizioni d'uso

PF ant.

DFD sv adoperare

Gradit obsoleto