altro
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
parlato spontaneo

altro a.
locuzione

quell'altro / quegli altri
l'altro / gli altri

SC SF RI

Fa’ conto che c’è i’ figliolo che…: Oh! Fa’ ammodino, perché c’è anche quegl’attri! // L’amico che racconta a quell’altro: Ho visto la tizia, son andata dietro (sic), però dopo, sai, la stava…

E lui si trovava lì, da quell’altra parte di’ coso, come si (ch)iama, dell’Arno, c’era ’ franchi tiratori a’ palazzi, e di lì e’ rimase, e’ guardano, e’ passava lui, e fu preso… // Quella – pe dire, a vorte c’è che ridire, fra du’ persone – po’(i) le si chetano, e quell’altra la seguita: Ma io gnen’ho detto! // La protenzione, per conto mio, io direi: a una persona che vò superare quell’altra per forza, quella l’è una protenzione. // Quando ad esempio tu gli dici: Ma tu sembri un bischero. E quell’altro: O tu sembri… // E’ vorebbe… vorrebbe e’ sòrdi, bene, subito, e quell’altro gliene frega. // La va lì a pigliassi la caramella, la l’avesse a offrire a quegl’attri. // Che a cantà forte, una canta bene, ma un è vero, specialmente in un coro, bisogna cercà di èsse tutti uniformi. ’Nvece, chi riesce a andà forte, gli sembra di cantà meglio. / Così si sente solo loro e quegli altri un si sente nulla. I’ concetto è quello.

Ecco: perché t’ho detto se lo dico a una donna – scusa, eh! – lo dico a te: lo posso anche dire! Lo dico a quell’altro che c’era [l’altro informatore]: un lo dico mai! // Se rimanea qualcosa per te tu lo pigliavi sennò pigliavan tutto quegl’altri! e allora – ecco – venìa fòri questo discorso, quegl’altri facevano i’ su’ gioco, te tu pregavi perché un pigliassero uno buttassero giù le cheppe… // C’ho, ora c’ho a mano un monte di lavori, quand’ho finito questi metto a mano quegl’altri… Sì, lo teng’a mano: anche questo, sì! Ho rotto qui’ servito, ho mess’a mano quell’attro! // Ora, va, si va e si dà una lezione – un gruppo di ragazzi – si dà una lezione a quell’attro gruppo di ragazzi: i pifferi. Vanno, i pifferi vanno da quegl’altri lì e ne pigliano… i pifferi di montagna son questi. // …la spada l’hanno sempre questi, questi damerini… tin tin tin, e’ cosi quelli neri con la tuba, quegl’altri ’nvece si randellano , io son da quella parte de’ randellatori, eh! // Se la fa, la domanda, e se la dice, la risposta e quegl’altri de(v)an, ci dèan credere. // La mandata più che riferirsi a persone mi riferirei a delle merci. Uno che ha avuto... dice: Eh, questa è stata una mandata... vale a dire uno ha comprato una partita di roba: è stata una mandata scadente! Val a dire, in sostanza, questa l’è peggio di quell’attre volte. Riferendosi a della merce, sì. Per mandata mi riferirei solo se si riferisce a delle merci o delle cose. // Si potrebbe dire benedette o maledette quelle che son andate di fòri! Val a dire se io ho tirato due o tre pugni se n’è arrivate a segno uno solo son dispiaciuto perché un l’ho preso con quell’attri due!

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