altro
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
parlato spontaneo

altro c.
locuzione

altro che
solamente, esclusivamente

SC SF RI

Ma guarda, un l’ho ma’ sentito, l’ho sentito dire altro che ’n casa mia: la mi’ mamma, bucacciòlo, anche quell’altra nonna... bucacciolo... // Oddìo, quand’e’ t’arriva la G. mamma mia, la comincia a chiacchierare, l’è come la campana della Misericordia, la racconta altro che disgrazie.

La broda de’ fagioli, alla lombarda, si diceva allora. Si metteva la broda di fagioli, e’ fagioli sopra, e conditi, e quello l’era i’ mangiare, allora si facea prim’ e se(c)ondo, pecché l’era attro che quello.

Lui legge altro che a i’ su’ libro. Questo mi ricordo lo dicea anche me pà: Lui legge altro che a i’ su’ libro, nun intende che gli venga portate altre argomentazioni né paragoni. // Quello che io chiamo buzzurro! Io come pulendaio un l’ho mai conosciuto. Perché un facea mica attro che quella – eh! – facea anche tutt’i’ resto.