assodare (assòda)
[ MB ] procedimenti gastronomici
altre fonti
assodare (assòda) a.
proverbio
il baccalà, il fegato e le uova, più che bollano e più che assodano, baccalà, fegato e uova, più che coce e più che assoda
detto di cibi che devono cuocere poco altrimenti si induriscono; in senso figurato viene riferito a persona che non capisce
SC SF
(R.: baccalà, fegato e uova...) Più che còciano e più che si assòdano. Sìe. Questo baccalà, e le òva, quando, se si cuociano troppo, se bogliano (sic)... e’ diventan duri come un sasso. Le uova e i’ baccalà. I’ baccalà un si può cuocere... / Si dice quando una persona è dura di comprendonio: Tu se’ come l’ova. T’ha’ voglia... Più che te lo ridico, e più che t’assodi. Capito? Infatti. Come i’ baccalà, i’ fegato e le uova, più che bollano e più che assodano. Uno l’è duro, dice: Madonna, te l’ho belle detto un’altra vorta, tu se’ come l’ova, anche te! Più che te lo dico, e più che t’assodi. Io lo intendo così.
Delle uova. (R.: baccalà, fegato e ove, più che coce...) E più che gl’assoda. Perché, i’ baccalà l’è pesce, e i’ pesce più che si coce e più che diventa scaglioso. Baccalà diventa stopposo. L’uova più che le còcian e più che le diventa(n) dure, e i’ fegato uguale. I’ fegato un va cotto troppo troppo, sennò diventa sughero. Baccalà, fegato e uova, più che coce e più che assoda. Ecco. Si dice, sì sì. Assodare. Questo l’è un detto proprio... Sì perché l’è una cosa che... questa la sarà nei secoli.