avanti
[ TM ] presto e tardi
GB

avanti 2
avverbio e congiunzione

prima, nel tempo; come congiunzione non è seguito da preposizione

SC SF RI

Per dire, fo una testimonianza, sono andata a qualcosa lì... ma tutto preparato... Voglio dì: Tu dove sei stato ierisera? / Ho fatto questo questo questo... C’ho i’ mi’ amico testimonio... Però s’eran messi d’accordo avanti. Per cui, son cose preparate, non è... // Tu pigli foco. Ma si ritorna allo zorfino d’avanti [i.e. quello di cui si parlava poco fa], quello: Che pigli foco subito, un ti si po’ dì nulla. // Sì, perché avanti ci sono le tasse, poi i dipendenti, poi... C’è una graduatoria. Non è che se lui vendendo delle cose prende delle cifre, la dà a tutti uguale. C’è una graduatoria, ci son de’ privilegiati. // Ora, a parte la stagione doveva mettere a freddo, ma se veniva venti giorni fa si diceva: Mamma mia, è venuto freddo avanti tempo.

Sì sì, si dice. Pe dì prima. / Non si dice davanti. / Non si dice prima./ No no, si dice: avanti: Quande tu l’ha’ fatta? / L’ho fatta avanti. Pe dì: prima. / Si dice: prima, ma si dice anche: avanti, eh. / Si dice: prima, ma parecchie vòrte si dice anche: avanti. / Avanti ho belle fatto quella cosa. Un te ne accorgi, ma si dice. / Ora, normalmente, noi siamo tutte… si parla tutte meglio, perché la televisione la c’ha aperto gli occhi, l’orecchie e la bocca, e si dice: Prima ho fatto la minestra, e dopo ho fatto l’arrosto. Ma molte volte si diceva: Avanti ho fatto la minestra, e poi ho fatto… L’er’usato, quest’avanti. // Mentre l’aspide fa parte delle vipere, l’è come i’ discorso de’ tordi avanti, perché un si chiaman tutti tordi? Perché questo si chiama tordo, questo si chiama tordèla e questa si chiama cesèna. // ’Pito come l’è? Dimórti… difinizioni (sic) ’n lo so, te l’ho dett’avanti pe’ tordi, quando chello tu m’ha chiesto… come s’è detto… l’alpigino, che t’ho detto l’è un tordo, l’è pecché l’aveo senti(t)o dire, ma no(i) un si usa. // I’ burrone l’è quello più grosso. È quello tu dicev’avanti te. Tu po’ chiamare un burrone anche quello si dicev’avanti, che ti dicevo ora... // La pianta ha bisogno di sfogare, no? Da questi, diciamo, come tu l’ha’ chiamati avanti? Ohi ohi… l’italiano è tanto difficile, ragazzi. Più che attro bisogna praticàllo, pe capìllo… // L’è sempr’i’ solito pezzettino. I’ grappolino, i’ cosino s’è dett’avanti… // ’Nfatti i funghi, quelli che si parlava avanti, nascan nelle macchie. // Sai icché? Vieni un pochin avanti delle tre. Ecco. Vieni un pochin avanti delle tre, non venire alle tre. // Avanti c’era… i mezzi di trasporto pe portà questa roba: o le balle, o le ceste. O le borse impagliate.

Sì... avanti, avanti che si sia lisciao... sì sì! La parola lisciare sì, questo vale e tanto pe gl’omini, e tanto pe le donne... Bah, tu ti se’ lisciao abbastanza! // Fa le gronde perché se l’è in tralice viene tutto co le gronde, se l’è in diritto viene un tonacone, la parola che s’era detto avanti. // Sìeh! Io un mi ci ritrò(v)o mica, avanti che gl’abbin sistemato le faccende! Avanti che gl’abbin fatto la galleria de, de... dell’alta velocità e’ c’è che ire! // Esatto! Com’ho detto avanti, quello dice: Tienlo ’n corda! // Non ardire, ecco che questo significa i’ contrario di quello che si diceva avanti. // Gli do di uno che che che – come si dicea avanti – che – ’nsomma – fa una favata, una bischerata, una coglionata, una minchiata... fa... sempre lì siamo! // Avanti di morire M., ma se un avevo trovato te? Io ero un disgraziato!

Z registrato senza restrizioni d'uso

PF disus.

DFD registrato senza restrizioni d'uso

Gradit basso_uso