balògio
[ CM ] malesseri e malattie
GB solo in riferimento a persona, anche ‘svogliato, melenso’

balògio
aggettivo

abbattuto, in riferimento ai polli debilitati in seguito alla castrazione; fig. riferito anche a persona che non sta bene fisicamente

SC SF RI
seminare i frasconi

Allora, balocio io… nel senese quando un galletto, un maialino sta pe morire: Gua’ l’è balogio quello! Ammazzalo subito vai si mangia!

Balogio. Balogio sì. L’è quande una persona… la si sente male e che la sta tutta così. Dice: Ma… ti (s)enti male? Ti vedo balògio… ’Pito? Ti vedo giù…

Dice: E’ semina ’ frasconi, perché, almeno a quello che mi raccontava la mi’ mamma, che: Prima c’era la morìa de’ polli, quande moriva ’ polli e quande addirittura facevano ’ capponi, gli cosavano, no? a un certo momento li castravano sicché dopo tre giorni questi polli: e’ un sapevano se vivevano o se morivano, per cui a un certo momento: gl’eran: gl’eran balogi, si diceva anche. da qui – pe ripiglià i’ discorso suo – quando uno non si sentiva bene: Un mi sento bene, oggi semino ’ frasconi. Questa l’è come l’ho sentita raccontare io!

Z tosc. ‘melenso, privo di vivacità’

PF tosc. non_com. ‘fiacco, stordito’

Gradit tosc. ‘melenso, fiacco, svogliato’