bracino, -ina
[ LA ] mestieri
GB 'rivenditore di brace, carbone e anche di fascine' anche per dispreg. d'altre botteghe
bracino, -ina
sost. maschile
chi fa o chi vende la brace
SF
RI
véggio, véggiolo
La mi’ mamma l’era bracina. / Perché la vendeva la brace. / Vendea la brace. Allora la chiamavan… Vendeva carbone e brace, i’ mi’ babbo vendeva… la mi’ mamma vendeva… E prendeva ’ cocci, la mi’ mamma, quando gli dicevan: bracina. / Ah, s’arrabbiava? / S’arrabbiava. / Come alla B. quande gli dicean pesciaiola. / Dicea: Io mi chiamo M., un mi chiamo bracina! Ma che vòi, l’andavano co i’ veggio, e allora: M., mettimi un po’ di brace e un po’ di porverino e po’ tu me l’accendi. C’aveva un caldaione e dentro c’era i’ foco e si manteneva da un anno a un altro. D’inverno. / La bracina! / Però guai se qualcuno si… / In San Frediano l’era pieno di soprannomi. Di soprannomi alle persone. In genere si conoscan tutti per soprannomi. Per nome è difficile.
Eh! L’adoprava la mi’ mamma quande tornavo io! Sìeh! I’ bracino gl’era quello che facea la brace. Quande a’ tempi de’ tempi gl’usàa fare i’ carbone e la brace (questi uomini) gl’eran neri, gl’eran sempre neri: ’ntorno a i’ carbone! Tu se’ nero com’un bracino!
Z 'venditore di brace, carbone al minuto'
PF 'venditore di brace, carbone o legname al minuto'
Gradit basso_uso 'chi accudisce alle carbonaie'; tosc. 'chi vende brace, carbone o legna da ardere'