còio
[ SO ] commercio e affari
parlato spontaneo

còio a.
sintagma nominale

soldi di coio
moneta immaginaria che si suppone usata in tempi molto antichi; ricorre in locuzioni per indicare un tempo remotissimo (quando c'erano i / ai tempi dei soldi di coio) o una ricchezza che ha origini molto antiche (avere i soldi di quando erano di coio o sim.)

RI

Quell’omo! Questo lo dicevano forse a’ tempi quande c’era ’ soldi di coio! Oh quell’omo! Perché è detto male, eh! ora si direbbe: signore. // Questo l’è un detto sentito... non è un detto mio, eh! Quando s’era ne, a lavorare – no? – ni’, c’era uno, s’era tre o quattro, uno un contadino, di provenienza contadina, e guarda io un l’ho mai sentito altro che fra noi due o tre, queste cose che qui, però ogni tanto mi ritorna ’n mente. Pe dire a uno che c’ha tanti soldi: lui c’ha ancora quelli cande l’eran di coio! Ecco, questo tizio disse a que: Ma lui c’ha ancora ’ soldi di cuoio, lui! Anche questo ragazzo, questo ragazzo: accidenti! [ironizza sull’età] Era (d)i’ contado, l’era un po’ di’ contado, l’era di Peretola, però Peretola a quell’epoca, settant’anni, era più o meno contado, perché io a Rifredi questa storia de’ soldi di coio un l’aveo ma’ sentiti dire. Bisogna venire, bisogna venire un po’… gergo. Però un ci so’ ma’ stati ’ soldi di coio! (R.: ma il significato, se lei lo dovesse spiegare?) Se lo dovessi spiegare tu se’ messa male perché un tu c’hai punti di riferimento! Ti dì(c)o fin da ora che non è un detto che io ho sentito, è un detto che si dicea tra di noi, tant’è vero anche l’altro giorno, con chi si parlava? Giù [al circolo] li feci ridere un po’, due o tre che c’avevo: Lui lì! Lui c’ha ancora ’ soldi di coio! Ma l’è un detto, che non è un detto te che tu lo trovi nemmeno all’Accademia della Crusca, eh, un tu lo trovi, bisogna che tu venga all’Accademia di via Carlo Bini, indó stavo io di casa!