conchino
[ IG ] giochi
parlato spontaneo

conchino 2
sost. maschile

gioco di carte

SC SF
andrà / anderà anche bene (disse il / quel rospo) ma (intanto) il contadino l'auzza / aguzzava la canna / il palo

Mi sono incartata vuol dire che, se giochi a ramino, no, a ramino no, puoi chiudere senza scarto. A conchino, che bisogna restare con tre. Peschi, fai i’ tris, scarti e chiudi, se monti una carta sulle aperture tue o degli altri, te rimani con due carte. Quindi ti sei incartata e non puoi più chiudere. Perché con tre carte con la pesca non si può chiudere. A ramino. A ramino mi pa... Eh, no! Scusami. A conchino. // Perché ricordati che le... non era come ora i’ conchino e roba del genere, usavan molto le carte e (sic) quaranta. Le famose carte e quaranta. L’erano un mazzo di carte da quaranta. Poi c’era i’ libriccino. / Sì sì. Per le regole del gioco.

Ti faccio un esempio, ti imposto tutta la fa… Tutto questo discorso te lo ’mposto su i’ gioco di’ conchino. Te tu tiri su le carte e le son brutte. Allora dentro di te tu dici: Porca della miseria, l’andrà anche bene, ma intanto i’ contadino l’auzza la canna! L’è perché un tu n ha’ speranza di fare niente. Ecco come la sta. // Lo dice L.. Le sbièhe son le donne, per lui. L., che viene a giocar a i’ conchino, fa: Ti dò una sbièha. // Io ero fortunato come ’ cani, anche a giocare, conchino, ’orca miseria! Gio(c)avo anche bene, però ero anche fortunato. E vincevo spesso, spesso, spesso.

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