cosino
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
parlato spontaneo
cosino
sost. maschile
allocutivo confidenziale piuttosto ironico
SC
RI
biondino
Un t’infocare! Che tu t’infochi? / La un si riscardi, sor Cosino! / Non ti scardare, coso! È più facile. / I’ Piva i’ coso lo mette dappertutto! / Ragaazzi! La parola coso? È una cosa allucinante… / Coso è al posto di tantissime parole. Come le parolacce che prendan i’ posto di termini che uno un conosce o che non li vengono alla mente in quel momento. O ci mette coso o ci mett’una parolaccia. O un moccolo nel peggiore de’ casi. / Sì, ma l’è anche un modo… Dianzi ho ’ncontrato… Cosinooo… Quello… Che ’ ti fanno la storia che ’ c’ha la moglie, tre figliole, la socera malata, i’ podere ’n Chianti, ma un si ricorda i’ nome…
Ha’ (v)isto qui’ biondino là, allora in senso bonario... guardiamo se... se si fa... (R.: anche cosino?) Cosino lo consideravo più spregiativo... Guarda cosino! Che poi in bocca generalmente a uno sbruffone – no? – uno che si vole a un certo momento, un po’... Guarda cosino cerca di... Se da gio(v)anotto uno t’aéssero dato di cosino, quello già rizza gl’orecchi: questo mi prende ’n giro oppure questo gl’ha, un si va d’accordo. ’Nvece: Biondino! Vèn via, dammi una mano! Allora ci pole stare…
Z fam. ‘persona di bassa statura, ragazzo piccolo e debole’
PF fam. ‘persona di bassa statura, ragazzo piccolo e debole’
Gradit com. ‘persona minuta, bambino piccolo e gracile’