culaccino
[ MB ] preparazioni gastronomiche
GB
culaccino 1
sost. maschile
parte residua di un insaccato, di una forma di pane o di un pezzo di carne
SC SF
È i fondo di qualcosa, un so i’ fondo di un salame, i’ fondo d’una mortadella, i’ fondo d’un pezzo di carne… si chiama i’ culaccino. // I’ culaccino. Non i’ culacciòlo. / Appunto. Ma i’ culaccino di’ salame, i’ culaccino... / I’ culaccino l’è anche di altre cose: di salame, di prosciutto. I’ culaccino: la fine. Ma non di’ pane e basta. Di altre cose anche, i’ culaccino. / È rimasto un culaccino, sì. Un culaccino di prosciutto, di salame, di... così. Un piccolo pezzo in fondo. Un culaccino. Sì, quello si usa, eh.
È i’ fondo di carche cosa. / L’è i’ fondo di’ salame: È rimast’un culaccino! Ecco. I’ fondo de… d’un insaccato. / Più che attro d’un insaccato. / Più di’ prosciutto. Oppure può esser anche della carne, un saprei. Se t’ha’ fatto i’ ròsbiffe, t’è rimast’un culaccino. / L’è i’ fondo di quarcosa, propio l’ultimo resto di carche cosa. // Culaccino l’ho sempre considerato i’ culaccino quello che pò èsse di’ prosciutto, di’ salame, della mortadella, di’ pane… Quelli quando siamo ’n fondo, l’è rimast’i’ culaccino. // L’è lo stesso discorso di prima. I’ culacciòlo… ma no’ un si usa. Culaccino, noi si chiama culaccino. Quando l’è i’ fondo d’un salame, riman’i’ cantuccio, si chiama culaccino. Di’ presciutto, si chiama culaccino, in fondo.
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