curéggia
[ CM ] parti del corpo e secrezioni corporee
altre fonti

curéggia
sost. femminile

scoreggia, peto

SC SF
lòffia

Perché ’ si dice una cosa l’è lòffia quando l’è senza consistenza. (R.: una loffia è una scoreggia?) Sì, come no, una lòffia! Sìii, come no: T’ha’ fatto una loffia. Sì, in campagna. Sì, no no, t’ha’ fatto una loffia. Péto è italiano, ma non si dice. No no. Ma è meno usato. No, anche perché noi e’ la si chiama ’n un altro... Tanto pe èsse... E come si dice? Si chiama curéggia. Sì, ma come si chiama? Si chiama curéggia. / Guarda dove casca l’argomento! Ma se uno gl’esce un pfff... Come tu lo chiami te? Maialone. Ma a parte quello? / Chi lo fa o l’oggetto? / No, l’oggetto. / Cureggia. // Io in italiano non lo so. Penso si chiami... Io la chiamo cureggia. Però c’è chi le chiama scuregge, scoregge... Io, solo cureggia. L’altro giorno... oddìo, ho visto un coso... Icché c’era scri... Oddìo, se mi viene ’n mente te lo dico. Delle cose scritte... Ma era una frase classica... Eh, un me la ricordo... Se me la ricordo, te la dico più tardi. Comunque io l’ho sempre chiamate curegge, tanto per la cronaca. Io, sul vocabolario ci sarà scritto qualcosa. Lo dice anche Dante, non so a proposito di chi, ma questo lo sai, no? Non so a proposito di chi lo dice. Per un diavolo, forse?


No, perché, in parole povere i’ péto sarebbe la curéggia… // Sì, un fa nemmen vento, vòl dì non fa nulla. / No no no. Fa vento vòl dire anche fare… fare le curegge.

Z coreggia arc., scureggia pop. volg.

Gradit tosc.