dicatti, decatti
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
GB avere (un) dicatti fam. 'dover esser contenti di ciò che ci tocca per non potere sperare né pretendere di meglio'

dicatti, decatti a.
locuzione

a. avere (de' / un) dicatti / decatti di pensare per sé, b. essere un decatti
a. avere un vantaggio nel pensare ai propri difetti o disagi (invece di cercarli negli altri); b. rappresentare un guadagno, un vantaggio

SC SF

Prima lo dicevano. / L’ha un decatti di pensà per sé, si dice noi: [due inf. in coro] Te t’ha un decatti di pensà per te! / Te tu c’ha’ un decatti da pensà pe te. / Questa m’è nova! / Davvero, davvero! Sì sì. Ma lo dicevan prima, questo, eh! / E per cosa sta i’ decatti? / Perché magari: Te sta’ zitta perché tu c’ha’ un decatti di pensà per te! / Sì, ma i’ significato di deca... / Non lo so... te lo sto dicendo .. L’ho sentito dire mille volte! / Ma quando anche uno parla male di qualcuno, magari, dice, parla male di quello, di quell’altro, sicché: Sta’ zitta! [due inf. in coro] Tu c’ha’ un decatti di pensà pe te! / Confesso, nuovo. / ’Nvece io, anch’io tanto. Me li ricordo: Te tu c’ha un decatti di pensà pe te. / Ma ora un si dice più senz’altro. / No no, l’ho sentiho dir’ancora, io! / Sì, ancora c’è qualcuno lo dice. / Sìì? / Eh, ha’ voglia. Ma tante volte. Quando si bisticciano, poi. / Perché le persone molto anziane – perché noi siamo giovani! – però, quelle ancora... La mi’ mamma per esempio la lo diceva sempre. / Io ho sentito persone che si besticciano (sic)... che si bisticciano: Te sta’ zitta perché tu c’ha’ un decatti di pensà pe te. Questo l’è la parola che ho sentiho dire tante di chelle vòrte, io diceo: ma icché l’è questo decatti di pensà pe te? / La mi’ mamma la lo dice sempre. / In origine l’era: pensa per te!

Un guadagno. / Un ho che decatti che di pensà per me. E tu ci guadagni a pensà pe te. O: io ci guadagno a pensà per me. Ni senso: Guarda quella lì come l’è brutta e grassa. Certo, io ho ho de’ dicatti di pensà per me. Perché magari… Ci guadagno a stà zitta, perché, magari, son grassa anch’io. O brutta. hai capito? No? Non ci sei arrivata. Dicatti tutt’attaccato. Nel senso che… Magari… Io faccio un discorso spregiativo nei confronti di una persona, no?: Guarda lei quante grinze l’ha ni’ viso! Lei la mi pò dire: Te t’ha’ dicatti di pensà per te. E io posso dire: Ho de’ dicatti di pensà… Ci guadagno a stà zitta, perché ’ ce n’ho più di lei. E lei la mi dice: Tu ci guadagni a sta zitta, perché ’ ce n’ho più di lei. Ha’ capito come? Ha’ ’nteso? / È una parola di uso, eh, prima. / Ancora, perché la lo disse anche ieri la . Senza pensare. La tu’ socera, ieri a proposito della . Che gli si disse: Bisogna telefonare alla ... La tu’ socera la disse: Io ho de’ dicatti di pensà per me, de’ mi’ dolori. Cioè: ci guadagno a stà zitta, perché tanto ce n’ho più di lei. Capito? Presempio, un òmo anziano che... ’ c’è du’ fratelli… Uno tiene i’ babbo vecchio, o la mamma vecchia. E se gli dicano: Ma guarda… / Eh, l’è un dicatti se lo tengano! Se te lo tengano, capito? L’è un guadagno per te, se te lo tengano. (R.: si dice l’è un decatti se ti sopporto?) Anche. Veramente è dicatti. No decatti. Dicatti. / Io dico dicatti. Noi si dice dicatti. / Tu n’hai dicatti di pensà pe te. / Io qualche volta, pe dì la verità, lo dic’ancora. Ma lo dico pensando veramente di dirlo, perché io l’ho trovato nelle commedie, no?, e allora, ogni tanto, io… Bambine, ma tanto ho de’ dicatti di pe… Lo dico. Un è che è di uso comune, ma a volte lo dico. // T’ha’ un dicatti che la conosce? [ride] / Presempio, signorina, io a coso… a Rimini non riuscivo a farmi capire da un… da uno di quelli co i’ barroccino nella strada, che volevo un Coca-cola. Ora lo dico un po’ meglio, ma probabilmente lo dicevo òa-òla T’ha un dicatti l’è come quello che uno per esempio dice… / T’ha un dicatti l’è una vecchia parola. / Vediamo se mi riesce spiegalla… / Sì, perché è difficile spiegare t’ha un decatti… / Sì, l’è un po’… Ecco, per dire, io dico a lei: Ma va’ via, va’ via, ma se tu se’ sempre vestita male! Tu fa’ piangere… / Ecco, io gni rispondo: T’ha un decatti di pensà per te! / Capito? T’ha’ un dicatti di pensà per te. Come dire che io son peggio che di lei. / Che te tuu… peggio di lei. Ecco, s’è trovato la parola. Magari… se lo davano anche per le strade. Perché si trattavano male per le strade. Allora se quella gni dava di maiala a una… vero?, così si va più su i’ giusto / Sì, si va su i’ giusto, sì! / T’ha’ un decatti di pensà per te! / Perché quella l’era… l’era magari anche lei. / Come dire: te pensa per te che tu se’ peggio di me. // Se dice una cosa che la un mi torna: Ha un dicatti di pensà pe sé, guarda, quella lì. / Ecco, si dice così, noi.

Z avere dicatti tosc. 'potersi chiamare fortunato, poter esser contento'

Gradit avere dicatti tosc. 'ritenersi fortunato'