disabitato
[ MB ] fame e sazietà
GB
disabitato a.
sintagma nominale
corpo / stomaco disabitato, gola disabitata
scherz. o spreg. di chi mangia così tanto da far pensare a una lunga assenza di cibo dal suo stomaco
SC SF RI
Aah! I’ corpo disabitato gl’è uno che l’è tanto che un mangia, che nello stomaco un c’ha nulla. O no? / Quello l’è un corpo disabitato... / No, nemmeno. No, sbagliato. No. Un corpo disabitato vor dire che uno mangia tanto, che ’nvece l’ha sempre fame. È vero, sì. / T’ho detto, quello l’è un corpo disabitato, tu li potresti dare fette di pane... E poi quande l’ha finito, ricomincia da capo. / Sì, perché c’ha sempre fame. Sì, è vero, non è quello. Sì. È uno che mangia mangia, però non è mai sazio. È vero? Sì.
Quando uno mangia da… che un si ferma mai. Tu gni po’ dar i’ mondo: Ma che t’hai? I’ corpo disabitaho? No disabitato: disabitaho, si dice. Di uno che l’ha sempr’una gran fame, e’ mangia di continuo: l’è un corpo disabitato. A parte si dice disabita(t)o, no disabitato. // (R.: si dice gola disabitata?) Eh, quande uno mangiava tanto. Un si finiva mai di mangiare. (R.: si dice anche stomaco disabitato?) Che t’hai, lo stomaco disabitato? Vòr dire che non lo finisci di riempire mai. (R.: cosa si usa di più? C’è differenza?) No, stomaco! / Noi si diceva anche gola. / Noi si diceva… Gola più che altro l’è perché una persona l’era dimórto golosa. Allora… / E allora anche quella, l’aveva la gola, e era disabitata… / Disabitata perché un si saziava mai. (R.: allora si usava di più stomaco?) Sì: Mamma mia che stomaco disabitato! Come dire: quante tu mangi.
Corpi disabitati! cioè: c’hanno tanto posto! Questo (detto) è bellino, eh! // Vale a dire: gl’hanno tanta... tanta fame che gli è un pezzo che un mangiano... quande si va agl’anziani (= in gita, o in ritrovi con il gruppo degli anziani, che prevedono sempre un pasto) Ce n’è due o tre: roba da chiodi! Disabitati! Ma che l’è de’... una settimana, due che un mangiano! Pe venire a mangiare icché mangiano bisogna... / ...bisogna siino stati digiuni! / ...perché loro digeriscano anche ’ sassi! però porca miseria c’è da fagli pigliare un córpo! Tutta gente d’ottanta, novant’anni! Mangiare come mangiano! C’è da fagli (= farli) rimané lì... sulla sedia, davvero! // Poi c’è quello che fa, sempre a proposito della tavola, quello dice: Ma io son una persona... un vengo... / Dice: Guarda t’invito – dice – vò’ venire a casa mia? / No, un vengo / Guarda io ti fo un be’ pranzetto / No, io sono di mangià poco, una cosa e un’antra. Poi questo lo ’nvitano e s’accorge ’nvece che l’è uno di quelli che fa corpo mio fatti capanna e allora dice: non vorrei andar a tavola con chi non ha appetito! Capito? Questo fa le su’ riflessioni – no? – gl’aveva proposto questo qui credendo che... e ’nvece, in termini fiorentino si dirrebbe: gl’ha ’nvitato uno che ha i’ corpo disabitato!
Z des.