dovére
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
parlato spontaneo

dovére 1x.
verbo transitivo

dèvan, dèvano
devono, presente indicativo

SC SF RI

Rosse, le devan essere, no? Le garge, sì sì, son de’ pesci, propio, son propio de’ pesci, le garge. // Sì sì, farina di di... vermi... Devano essere quei vermi bianchi che adoperano i pescatori che poi quando sono secchi li sfarinano, non so cosa fanno. // La mi’ mamma la dicea: Le bugie un si devano mai dire. // Per uno che si dà... arroga il mo... le cose che dice lui devano andare bene, si arroga il diritto di sentenziare.

C’aveva ’ ragazzi che costruivano le scene, ma… – a parte che le scene pe forza di cose devan èsse fatte a i’ millimetro, sennò ugn’istanno su – però un pote(v)ano sgarrare nemmeno di un millesimo di millimetro, bisogna fosse propio. // Si tratta di rigirare la terra, a una certa profondità, poi ’nvece se lo devan coltrare lo de(v)an coltrare pe seminare, pe fare, ’n so, de’ canali, pe méttici dentro le piante… // Io lo so per lavoro, icché significa. Bianchire ’ pezzi che poi si devano argentare, e via di seguito. // Noi siamo un po’ impicciastrade, ora [ostacolano il passaggio]. Perché devan passare, io son qui…

Lo dicano, poi... bisogna vedere i lavori che uno di, urgenti che: un devan mancare – capito? – poi sennò un si dovrebbe lavorare. // Ma guarda! Invece sonare a martello e’ devano correre per andare... si corre! Che ti posso dire? // Allora questa persona... si parte da i’ principio che deve essere eletta – no? – allora questa è una persona che un certo numero di persone la devan votare.