fiorentinaccio
[ DQ ] caratteristiche del comportamento
parlato spontaneo
fiorentinaccio
sost. maschile e aggettivo
riferito a una persona o al suo modo di esprimersi, si intende caratteristico dei fiorentini veraci; come sostantivo vale parlata fiorentina verace
SC RI
Quando uno c’ha i’ naso un pochino adunco, gli pisci(a) in bocca. Questo è... anche questo l’è... fiorentinacci malefici!
Questa è la parola d’un maestro, maestro Tarli fiorentinaccio! Ottimo maestro, bravissimo! Qui in viale Morgagni, io l’ho fatte lì, 1936 lui non era di quelli che aveva la pertica, no! Lui non è mai arrivato a queste cose che qui. Si riferiva a i’ coso, aveva delle battute, fiorentinacce, che, ormai ci siamo, in termini di coso... s’affacciava, quando entrava in classe, mi ricordo – sa a que’ tempi, la pulizia, ci si faceva i’ bagno una (v)orta la settimana – per cui gl’entrava dentro e aveva questa frase a doppio senso: [fa il gesto di annusare] faceva: Qui c’è un gran puzzo di bestiame! Ne’ senso: e dell’odore e nello stesso tempo dava di somaro a tutti. Come bongiorno! // Non c’è un peggio se non c’è un meglio, però questa è una pietra di paragone... è una pietra di paragone che uno fa – no? – Come in, in, in fiorentinaccio, parafrasando: non c’è un furbo se un c’è un bischero! noi fiorentini (la parola bischero) s’adopra in, in tutte, in tutte le salse... // Non hai preso i’ verso giusto. E l’aire anche: proprio fiorentinaccio spaccato! Quande gl’ha preso l’aire un si ferma più! L’aire proprio: vernacolo, sì! // Sì, si dice ma cirindello, io lo capisco, cirindello, lo posso anche dire, ma non è, questo siamo proprio a i’ livello di’ fiorentinaccio!