fràdicio
[ CM ] malesseri e malattie
GB

fràdicio a.
sintagma nominale

malato fradicio
malato grave, affetto da una malattia che coinvolge tutti gli organi

SC RI

Se se’ bagnato fradicio, vò dì che tu se’ bagnato fino all’osso. Se sei malaho fradicio, vòl dì che tu se’ malato fino al precordo. Cioè che tu se’ malato fino alle ossa, completamente. Malato fradicio, propio grave. Che poi ci può essere anche detto in chiave più o meno scherzosa: Mamma mia, oiòi, mi sento chi (= qui), mi sento là... / Pe forza! Guàrdati nello specchio, non vedi che tu se’ malato fradicio? A presa di culo.

Ancora, si dice: malao fradicio quello che lì! Cioè a dire: l’ha tutte! Quando uno gl’è fradicio, gl’è fradicio dalla testa a’ piedi, quindi: quindi gl’è malato (R.: tisico fradicio?) Si può anche dire... a... lo stato estremo... // Sì sì: è fradicio... generalmente venìa adoprato prima quande uno gl’avea malattia di polmoni pr..., era un gergo adoprato spesso... (R.: quello è tisico fradicio...) Sì, no! Un c’era bisogno di dì tisico: quello gl’è malato fradicio, veramente a uno stadio abbastanza avanzato... (R.: s’intendeva sempre la tisi?) Eh, in generale sì, oppure d’un, d’un, d’un..., d’una malattia comunque: importante. Malato fradicio. A quell’epoca quande s’adoprava qui’ gergo l’è perché la malattia più importante e pericolosa era la tubercolosi, ora ce n’è altrettante, ma riferendosi a un linguaggio antico, e’ l’era riferit’a quella lì! Lo poss’ancora adoprare ancora, però chi l’adopra i’ riferimento a parer mio l’è sempre quello che ho detto io, perché quelli che parlano de, de, de..., ora di quelle malattie attuali, questa gioventù un so se dirrebbero malato fradicio... più che attro l’adopra la generazione mia, ecco.