giórno
[ TM ] prima e poi
GB
giórno 1c.
locuzione
ai miei / nostri giorni
negli anni della gioventù di chi parla
RI
A’ nostri giorni n’è accadute delle belle! Noi s’è visto tre o quattro guerre, bombardamenti, prigionie! Si puo’ dire: quand’ero giovane, a’ nostri giorni, intendendo: quando s’intende i nostri giorni, si dice sempre: in gioventù. Perché: non posso dire a’ miei giorni dieci anni fa: è tutto da ridere! Icché facei dieci anni fa? È la gioventù: noi s’ha un patrimonio di ricordi e di vissuto che, ’nsomma, un ce l’hanno mica tanti, eh! Voi non ce l’avete! Non ce l’avete. Io mi ricordo, e la mi’ mamma facea questo discorso: io son partita, la mi’ mamma è morta a 89 anni, nell’Ottantatré, era di’ Novantaquattro, dice: io son partita co i’ lume a mano, i’ lume a petrolio e ho visto la gente andà sulla luna! Quindi: guardi la parabola! Senza contà tutti gli avvenimenti che ci sono stati dentro! Qui si parla di tecnologia, medicina... tutto... ma guardi l’avvenimenti dentro: guerre, rivoluzioni, fame, figlioli a i’ fronte, che un si... gli aveva due figlioli, io e i mi’ fratello maggiore. Quindi: noi si può dire veramente: a’ miei giorni.