góla
[ MB ] il buono e il cattivo in cucina
GB tornare a gola, far ritornare a gola

góla a.
locuzione

a. tornare / ritornare a gola, b. far ritornare a gola
a. continuare ad avvertire nella stessa giornata il sapore spiacevole di un cibo non ben digerito; b. fig.: far andare di traverso un pasto comunicando una brutta notizia

SC SF RI

a. M’è tornat’a gola! Ecco, io la peperonata non la mangio perché la mi torna a gola, pe du giorni, pe tre giorni. // M’è ritornato a gola tutt’ i’ mangiare!
b. Pol essere anche d’una notizia non buona, questo gl’aveva mangiato e gl’ha fatto ritornare a gola... un so uno gl’ha raccontato d’un incidente e gl’ha fatto ritornà a gola tutto quello che gl’aveva mangiato.

a. Tornare a gola noi si diceva quando dall’esofago tornava su i’ mangiare ’n bo… in gola. Anche i’ sapore. Per esempio uno che mangia l’aglio, la cipolla. / Dice: Mi ritorna a gola. Vòr dire che la risentiva questo… questa / I peperoni, questa roba l’è… questo odore l’è forte… A vòrte quande magari viene un po’ d’aria, eh, ritorna a gola. Perché viene su quest’odore… questo odore di cipolla, un è che sia... / O cipolla, o anche altre cose.

a. Noi si dice: Ritorna a gola! M’è rimasto qui, come dire: un ho digerito bene. A gola: mi ritorna a gola, cioè quando hai il riflusso. / Madonna, icché t’ha mangiato, l’aglio? T’è ritornaho a gola!

PF tornare a gola

DFD tornare in gola

Gradit tornare in gola com.