gonfiare (gónfia)
[ DQ ] sensazioni e sentimenti
GB sta zitto e gonfia 'di chi merita qualche gran colpo', sta zitta e gonfia scherz. 'di donna incinta'
gonfiare (gónfia) a.
locuzione
star zitto e gonfiare
di chi trattiene qualcosa, specialmente risentimento, e non lo lascia esplodere
SC SF RI
Sì: sta zitto e gónfia, si dice. Quando una è... ha un... vuol dir qualcosa, ma non è il caso, non lo vuol dire, sta zitto e gonfia. Poi d’un tratto sbotta. Capito? Trattiene il dire, però gonfia. // Gonfia l’è quando... Perché uno dice – anche chesta l’è una battuta d’una commedia: E lei, sòra... / Lei la sta zitta e gonfia... / La gonfia!? Una figliola... Oppure, sinonimo, di chella che... dice: Ma te un tu... / Eh, ma io sto zitta e gonfio. Cioè, nel senso: esplodo tutto ’nsieme. // Sì, come no! Però un vuol dire essere in stah’interessante! Qualche volta sì, probabilmente è nato da quello. Faccia conto, ’n famiglia, la figlia eccetera: L’ho vista chiacchierare con Tonino, quell’altro... E te un tu di(ci) nulla? / No, le(i) la sta zitta e gonfia. Che è solo metaforica. Però qualche volta la figlia è ’n stato ’nteressante, chiaramente, che vòl dire... L’è gonfia... (R.: ma quand’è che si dice?) Quando uno non reagisce... C’è una conversazione, uno viene... che ne so?, tirato ’n ballo perché: E te un tu di(ci) nulla? Eh, questa l’è musone, questo sta zitto, questo un si sa mai icché c’ha... Un tu di(ci) nulla? Eh, lei la sta zitta e gonfia. Però è anche un modo di dire che non riesce a esprimere le cose e te le tieni tutte dentro. Si presume, tenendo tutte le proprie eee, l’aria non esce... È metaforico. Come è nato, se è nato da una situazione come dicevo prima non lo so, però si dice. Però è riferito alle donne. Se lei ci fa caso, la sta zitta e gonfia. No, sta zitto e gonfia è propio raro. Perché l’uomo non può gonfiare. Metaforicamente sì, ma non è collegato alla gravidanza.
Sta zitto e gonfia. L’è una che la gni (= gli) fa, Madonna, entrà i’ nervoso a quello. Ora gli scoppia: Perché vedi? Sta zitt’e gonfia. Lo vedi? E uno gli rimane a vòrte in una discussione, c’ha de’ contrasti, co un attro, e non . E allora gli sta zitto e gonfia, prima di esplodere. Po’ alla fine gl’esplode...
Quello lì sta zitto e gonfia, cioè a dire: sta zitto e cova. Cova, cosa? L’odio, può covare anche l’amore… può covare… un sentimento… pensa di fà qualcosa, e cova. Cioè io, io sto zitto con te, però siccome ho un rapporto, io posso avere de’... de’ sentimenti ne’ tu’ confronti… che po’ – te l’ho detto – possano [essere] di risentimento, di odio, di amore… (R.: dunque non è sempre negativo…) Dipende da, da..., da icché tu gonfi! (R.: ma come si fa a gonfiare se c’è di mezzo l’amore?!) No, gonfiare, ni’ senso: no, perché te tu mi parli di uno che sta zitto, e gonfia. Ma un tu gonfi mica nemmeno se tu odi! Un tu diventi mica du’ quintali! Sì, lo so che, i’ ragionamento: Io – dice – gonfio odio, gonfio rancore… perché non l’amore, che non mi riesce esprimerti? Non mi esce dalla bocca?