infizzare
[ DQ ] caratteristiche del comportamento
parlato spontaneo

infizzare
verbo transitivo

infilare, infilarsi; intromettersi

SC
infizzóne

Ma no infilzare. Infizzare. Cioè, da dire, arriva uno: Madonna, guarda chi (= qui), c’è... Aspetta appètta: chiàcchieraci te, io infizzo ’n camera. Questo sì. Io infizzo in una stanza. Ma no: infizzà la via. Dev’esser una situazione ben precisa. Da quello che... una situazione ben precisa. No no, infizzo, infizzo. Perché infilare s’infila l’ago. Ma se tu dè(v)i mettere... Ora un mi viene un esempio, io un è che so... un sò(no) abituata a insegnare, quindi gli esempi un è che mi vengano... Infizzare si dice, anche perché uno curioso e impiccione, tu gli dici: Che infizzóne tu sei! Anche. Sempre infizzare i’ naso dappertutto. Tu se’ un grande infizzone. Che poi dopo... diventa impiccione. Ma impiccione è italiano. Eh! Oppure: sempre per dire la mi’ zia che la un ha mai avuho vergogna di nulla, lei l’è sempre infizzaha da tutte le parti. Cioè, se c’è scritto divieto d’accesso... lei la c’infizza. Ecco, in questo senso.