levare
[ AG ] fortuna e sfortuna
altre fonti

levare e.
locuzione

un sette a levare
di cosa di cui si ignorano le probabilità di riuscita

SC SF RI

Un sette a levare si dice perché... Quando si fa... viene dal gioco delle carte, e però un sette a levare è come dire: Io domattina parto presto, l’è un sette a levare, può darsi ci sia, può darsi di no. Ho fatto quest’affare così, d’impronta, però non è... non ho delle sicurezze, è un sette a levare, una cosa fatta così a caso, speriamo in bene e questo è i’ sette a levare.

In tante cose si dice un sette a levare. Presempio… / Anche a nàsce tre figlioli. / Tre figlioli l’è un sette a levare. Tu vai lì alla maternità, c’è quelli disgraziati… E’ c’er’un babbo l’altra sera, poerino, uscì dalla sala operatoria, l’era più morto lui… Dice: Guarda, l’è propio… Un credevo fosse così! Lì, poeròmo… Anche lì l’è un sette a levare, o bere o affogare. / S’era levat’i’ pensiero. / Gl’è toccato star lì, a i’ parto, a règge la moglie… Quand’è uscito dalla sala parto l’er’un morto: Che ti senti male? / Dice: Ma, ’nsomma, un mi riesce nemmen… / C’è chi si sviene. / Ugni (= non gli) riesciva più né fare i’ (numero del) telefono. / Anche i’ mi’ figliolo sarebbe entrato volentieri, ma c’er’i’ cisario (sic) un l’hanno fatt’entrare. È un’operazione. Dopo sì, l’hanno fatt’entrare. Vestito tutto… con quell’affare.