léZZo
[ CM ] buoni e cattivi odori
altre fonti sapere di lezzo 'di piatti, tazze che, mal lavati o poco bene asciugati, mandano un odore sgradevole'

léZZo a.
locuzione

sapere / puzzare di lezzo, prendere il lezzo
emanare odore acido, in riferimento a persone molto sporche

SC SF RI

LéZZo, propio sudicio all’ultimo stadio. Lezzo l’è propio i’ sudicio incarnito nella pelle. I’ lezzo l’è quello. / Infatti saper di lezzo, saper di... Di acido, di... / Saper di lezzo l’è propio puzza di tutto. / Di barboni. Quelli che passano, e quando son passati si sente i’ puzzo pe ancora...

Che ’ puzza. LéZZo. / Ma lezzo, però. / Sì, io l’ho detto, lezzo. Che è sporco, c’ha… la roba sempre… Non la lava. / I’ lezzo l’è lezzo, propio un… cattivo odore. / Cattivo odore, sì. / Io, ecco, c’ho… m’hanno regalato a i’ mi’ figliolo una cullina… diversa roba, e me l’ha portata tutta in casa mia. In quella stanza non ci posso entrare che sento puzzo di lezzo, propio. / Di sudicio. / Di sporco, di… / E allora come tu fai con quella roba? La butti via? / Ehh! Dice la mi’ figliola stamani: Se un c’è questo puzzo come tu dici te! / Per forza, stanotte ho lasciato tutta la finestra aperta nella stanza quella grande lì, e i’ bagno. Fa riscontro, stamani un c’era, puzzo. / L’è roba sudicia? / No, puzza di lezzo. Roba stata lì, di stantìo, puzzo di pipì di bambino… / O forse è stata in un posto umido, alle volte… / Noo, ma la cullina, queste robe qui… C’era la materassina di dentro… L’ha buttaho via ugni cosa, lui, eh! Però, questo… sentivo puzzo, ecco. E si sente ancora, puzzo. / Puliscila, guarda, sarà meglio tu la pulisca! / Noo! Íe! Ho detto: Buttàhe via ugni cosa! Eh! Ora c’era tutti i lenzolini, roba così, l’ha presi tutti la C. per una signora che la sta pe le scale di lassù, l’ha bisogno poerina… // Lezzonee… Lezzone si dice: Ma va’ (v)ia, lezzone, ma un è che s’u… Noi s’addopr’un’antra parola, però: Va’ (v)ia, sudicione! / Sacco di sudicio! / Per noi lezzone l’è una parola troppo… troppo fine. Tu puzzi di lezzo (c)ome cosi. / Com’un cane marcio. // A vorte si prende la carne ch’è stata un po’ ’n frigorifero, no de’ mesi, ma a vorte anche du’ o tre giorni, se subito subito la un si coce, se la s’annusa, la sente, la c’ha un po’… Come una specie dii… Come si dice? / No andah’a male, però un po’ d’acidità. / Dio bono… ora un mi viene… quello che fa l’ovo. Come si dice? / Di lezzo! / Di lezzo! Un pochino, sa qui’ sapore un po’ di lezzo… se lei la lo pulisce sotto l’acqua e basta, poi la… li rimane i’ lezzo in tutta la roba. Perché mettendolo poi coll’altra roba, si prend’i’ lezzo.

Cioè a dire: lezzo: sei sporco, mi, de, perché non ti lavi – tanto per intendersi – lezzo può essere – venendoti ’ncontro a te – nell’anima! Tu se’ pulito di fòri ma lezzo di dentro! Lezzo, dice: Guarda, tu puzzi di lezzo! Questo si dic’ancora. Sì, perché gl’è un puzzo: antico, stantìo! C’è un puzzo che non è occasionale, perché magari un tu ti se’ lavato oggi e tu puzzi di lezzo, no: i’ lezzo viene da, da, da: strati... viene cioè, i’ lezzo – per esempio – se te tu senti, t’entri ’n una stanza e puzza di lezzo: è perché lì c’è della roba che con lo stare lì, anche, anche li stessi panni, danno, emettano questo puzzo che se, i’ primo giorno non lo senti, ma lo senti dopo! Cioè i’ lezzo è un qualche cosa di progressivo, e quande tu arrivi a puzzà di lezzo è segno poco bono! lezzo l’è una parola che si pol adoprare benissimo!

Z lezzo 'cattivo odore esalato da ciò che è sudicio', 'lordura, sudiciume'

PF lezzo 'cattivo odore esalato da ciò che è sudicio', 'lordura, sudiciume'

DFD lezzo 'odore nausebondo fetore', 'sudiciume'

Gradit lezzo com. 'puzzo'