lìcitte
[ CA ] casa: edificio e annessi
altre fonti GB licit volg. 'per logo comodo'
lìcitte
sost. maschile
gabinetto costituito da una buca con un coperchio
SC SF
Nelle parole della casa ce l’hai i’ lìcitte? È i’ gabinetto… È lo spazio de i’gabinetto fòri, quello, credo, quello colla pietra che si tirava fori, ’nsomma. I’ coperchio a pietra. Credo che sia quello i’ lìcitte. È un gabinetto. Era un ripiano, così, con un buco nel mezzo e poi c’era sopra una pietra tonda con una manovella, cioè una maniglia, si tirava su, si faceva i nostri lavori, poi si prendeva – allora non c’era la cart’igienica, c’era carta tagliata così, a pezzettini, di giornale, icché tu c’avevi, ’nsomma. È lì che ho imparato a leggere. Non ho fatto nemmen la prima elementare, perché a forza di leggere – noi non avevamo i’ licitte, noi s’aveva i’ bagno in casa, però non ci s’aveva la carta igienica che è venuta dopo guerra. E io ho sempre letto tanto, per cui sapevo tutte le cose a metà, perché poi lì era tagliata… Un sapevo mai come andava a finire la storia! // No: olio di ricino! Mado’ l’era poco cattivo l’era mamma mia! E allora quando io prendevo l’olio di ricino o prendevo, da bambino, o subito una fettina di limone con lo zucchero, o un po’ di caffè inzuccherato bene, perché era così talmente cattivo l’olio di ricino! Però [fischio] ti ripuliva, [ride] (R.: da capo a piedi!) Sette volte! A i’ licitte! Aspetta: A i’ licitte! Sai icché vòr dire licitte? (R.: no.) Come non sai icché vòl dire! Nemmeno te lo sai, F.? / Sì, sì, è il bagno, però io sapevo licit / Licit è proprio la parola… / E te come lo dici? / Licitte! Con du’ ti e l’e finale. In campagna: Vo a i’ licitte! Licit è una parola latina, licenza, e i contadini si prendevan questa licenza: Vo a i’ licitte! A fare i suoi bisogni, si diceva licitte, qualche volta io pe prendere in giro qualcheduno lo dico ancora: Vo a i’ licitte! / Son termini caduti in disuso! / E infatti quand’io glielo dico la M. s’arrabbia, e io gnene dico apposta!
Ah, i’ logo sì… pozzo nero. Però un lo chiamavan pozzo nero. Lo chiamavan logo? Io non l’ho sentito… Lo chiamavan lìcitte. No: i’ lògo. I’ lìcitte: Si va a i’ lìcitte! Che l’era fatto, poi, d’un marmo, co una buca tutta diritta, che poi, diciamo, gli escrementi entravano… l’eran collegati alla… concimaia, chiamata concimaia praticamente, l’è quella piglia(v)a tutto i’ bottino, quello delle bestie. E c’era i ragagnoli pe l’urine delle bestie, entravan lì e poi a sua volta veniva levato gli scrementi e buttati lì. E uguale era quello di casa. La botola di marmo co una buca, co un tappo di legno, mettevan sopra… Cioè si mettea sopra, perché quello l’addopra(v)o anch’io, sicché. Però lo chiamavan lìcitte. // C’era la ciambella che si metteva su i’ gabinetto. No, su i’ coso… Come si chiamava? / Su i’ lìcitte! Te ne ricordi i’ lìcitte? / Si comprava la ciambella… / L’era di marmo! Si comprava la ciambella fatta di paglia. / Sulla paglia, che io non mi volevo mettere per niente, sulla paglia… Quella cosa di paglia! C’andavan tutti, icché c’andavo…? / No no, io ci sono stata. Oh, o bere o affogare. Un c’era mica i’ bagno come ci s’ha ora. Ora ci s’ha la doccia lì, i’ bagno là… Tutto qui, tutto là… All’epoca mia… sì!
Z licet raro 'latrina'
PF licet disusato 'latrina'
Gradit licet basso_uso 'gabinetto, latrina'