lustrare
[ CA ] lavori domestici
GB

lustrare 1
verbo transitivo

lucidare; in senso figurato anche adulare

SC SF RI

Sì, questo sì. Vuol dire che è una persona che in confronto all’altra non gli lustra nemmen le scarpe, non c’è paragone tra le due persone. // Sì, lo lustra per dire che sta cercando di... cioè, gli fa tanti complimenti e tante moine per averne dei vantaggi. Sì questo si dice. Un sottoposto, o anche una commessa per vendere un vestito a una signora, la lustra, per... véndilo.

Carièllo. Tappava i’ vaterclòse. / Di marmo, co i’ manico di ottone… Bellino, sa! Si tene(v)a lustro, io e la mi’ sorella. / Sìeh! Si lustrava i’ pezzo che… C’era … un bel manico lungo così, si tirava, perché era pesantissimo, perché doveva tappare i’ puzzo della bu(c)a, ’n c’era mi(c)a ora… // Che tu ce l’ha’ ancora, te? [i.e. il coltrone] / Io sì. / Ie! E l’è un po’ d’anni e via. Lo sa’ a chi lo dato? Ai lustratori di mobili perché ugni (= non gli) si graffi i mobili quande l’hanno lustrati. // (R. sa cos’è una noce a tre canti?) Sì! E quando la si trova porta anche fortuna. / Si mette da parte, la si lustra. Io avev’una noce che era della mia nonna… Un l’ho persa!… Sembrava lustrata, da come… perché la tenevano in tasca, perché… / Porta fortuna. / Porta fortuna.

Quello un è considerato nemmeno degno di lustrà le scarpe, all’individuo. E quindi è proprio una nullità, zero! Lo userei proprio in senso spregiativo, pe una persona proprio di nessun rispetto, di nessun spessore... Comunque quello non degno di lustrà le scarpe è sempre una persona inferiore rispetto a quello di cui ti riferisci.

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