macchiaiòlo
[ AG ] relazioni sociali
GB per dispr. 'di persona disonesta.'

macchiaiòlo
sost. maschile

ragazzo molto vivace, ragazzo di strada che vive senza la guida dei genitori

SC SF

I’ macchiaiolo, alla mia età, era il birbantello. Per i miei zii ero un macchiaiolo, io. E ’nvece unn’era vero nulla, ma ’nsomma. Ma io ero un macchiaiolo. Mi guardavano con sufficienza, perché dicevano... Una mia cugina, bonanima: M.! Signora M. stia attenta, perché M. è un macchiaiolo! ’Nvece un era vero.

Noi i’ macchiaiòlo s’usava, l’usavano ne’ temp’antichi in Sa’ Frediano pe dir un ragazzo vivace: L’è un macchiaiolo! Un ragazzo di strada, l’è un macchiaiolo. Vivace, uno che… propio un ragazzo che unn'ha guida da’ genitori, sempre pe la strada: L’è un macchiaòlo! Diceano. // Tu se’ un macchiaiolo! Ce n’è tanti! Giù nel giardino [il giardino Nidiaci di via della Chiesa] / Quando nell’antico c’era ’ macchiaioli… [voci indistinte] / Può essere un complimento come può essere un rimprovero: Che macchiaiolo tu sei! O sennò: Qui’ ragazzo l’è un macchiaiolo! Un sta ma’ fermo. / Che ne combina… anche… / Però di dove sia venuto fòri sto macchiaiolo non lo so. Perché i macchiaioli sono i pittori, non hanno nulla a che vedere. Perché e’ macchiaioli son pittori perché disegnavano a macchie… (R.: quando si usa macchiaiolo?) Quando l’è un ragazzo che un gli sta ma’ fermo, e che combina di tutte. Ecco, allora si dice, i’ ragazzo l’è un macchiaiolo. / Troppo vivace. / Troppo vivace.

Z raro 'chi fa le cose di soppiatto'

PF non_com. 'persona che agisce clandestinamente'

Gradit tosc. 'chi vive di espedienti e gode di dubbia fama'