manièra
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
parlato spontaneo
manièra a.
locuzione
a questa / codesta / quella maniera
in questa / codesta / quella maniera
SC SF RI
L’è l’aria, son tutti a questa maniera per via dell’aria che respirano. // ’Nsomma, San Frediano l’è la culla del vernacolo proprio fiorentino. Per cui, sa, un è piccolo come rione, e un detto di lì, pò darsi che nell’attra Firenze… un si conosce. Ma l’è prettamente fiorentino. / No no, io ho sempre sentito…’nsomma, diceano più bugiardo che Cacco, noi si dicea a quella maniera. // L’è uno zuzzurellone quello lì! L’è un timidone… più che altro da bambini, ridere e scherzare a quella maniera… // No no ma lo zenzero quello che dico io che c’era che si comprava una volta era rosso, era lungo a questa maniera! Ora c’è ’ peperoncini che son così [i.e. più piccoli].
Son piccoli, un’altezza… un po’ più alti di me, magari gl’arriveranno a du’ metri, co una foglia verde, piccolo. Ecco, le foglie son su per giù a quella maniera lì. // Può dessi ’n campagna la chiamino a codesta maniera. Noi la si chiama strofa. // (R.: c'è differenza tra le talpe di campagna e quelle di fogna?) Perché quelle di fogna le sono schifose, quelle di campagna non sono a quella maniera, sono diverse. // I’ ventruccio, nella bestia vaccina si chiama trippa, noi. È sempr’i’ vèntre a quella maniera. // Quarche vòrta tu ti fai i cardi a… formaggio, alla parmigiana… Un so se tu l’ha’ ma’ mangiati… Tante vorte li fanno co’ sedano (sic), anche, lo fanno, fann’i’ sedano, a codesta maniera. // Poi ce n’è un altro tipo (di funghi), che son fatti a questa maniera. (R.: un po’ marroncini?) No, so grigi. Bianchi, un po’ grigini, però son a cosa larga… // Anche come discorso, ni’ senso discorso: Aspetta, un t’ho detto tutto, ora vien i’ bello, ti racconto icché l’è successo, anch’a questa maniera. Si usa anche per questo fatto. // Noi s’usa un altro detto, un s’usa a questa maniera, noi si dice: O mangià questa minestra o saltà dalla finestra. // Madonna, un mi passa(v)a nemmen nemmen per la contraccassa de’ coglioni che fosse a quella maniera. // L’è tisico cando c’hanno i’ fisico a quella maniera. // Quando uno… Allora t’insegno chesto, che forse non te l’ha ma’ detto nessuno. Quando uno fa a coresta maniera, e’ va via a piccoli passi veloci, noi si dice: Guarda come va via di pedina, va via di pedina come ’ fagiani. // E’ diceano anche a quella maniera: un tànfano! Da manicomio!
I’ càvaci non è fiorentino! Secondo me i’ càvaci detto a codesta maniera è più aretino o senese. // Codesto [lo svenimento] facea parte un po’ della letteratura ottocentesca: delle donne, che per nulla: Ah, i sali! I sali, eccetra eccetra... Un uomo che fa a codesta maniera si piglia una pedata ni’ culo e lo rirìzzan subito! // Io, lunario venivan detto a questa maniera: quando tu va’... Si fa certi lunari! // C’aveva i’ fornino, la mi’ mamma, Un cosino così, largo a questa maniera, mettea i’ foco sotto, e ci faceva i’, i’... // I’ ferro a cassetta l’è quello ci si metteva i’ foco dentro! co un manico – no? – isolato, cioè ti bruci le mani, a quella maniera e lo mettevi su, su i’ fornello co i’ carbone acceso. // È un tostino, una specie d’abburatto – diciamo – uno lo girava a questa maniera co i’ foco di sotto...