mica
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
parlato spontaneo

mica a.
avverbio

non mica
mica, anche con valore di negazione forte

SF RI

È bono pe fà fritto… / Sugo! Al sugo! / Mmm, al sugo no’ mica tanto. / L’è calloso, l’è… // Eh, anche nella confessione, perché quello, queste bacchettone vanno a riportà ’ bròccoli in chiesa. / In chiesa sì, ma no’ mica a confessàssi, eh. // No. Si dice sempre noi, s’ha l’abitudine di dire: Prima la si fa e sempre la si fa. (?) Oppure: Prima l’ha pensata e poi l’ha fatta. Si ma le son… ho detto… non mica… / …Sì, ma le son un po’… Queste definizioni chi son sparite da… Vole i’ vocabolario, propio. // Pecché se te tu vai a mangialle a i’ ristorante, le chiocciole, le si chiaman, e’ c’è scritto: lumache, no’ mica: chiocciole.

Cioè a dire: siamo a i’ livello della nullità! Della... che poi la un è semp..., un vo’ nemmen dire che uno l’è grullo, dice così, non mica sempre si può dire delle cose ’mportanti, che rimescolan i’ mondo! Si gioca di, di, di..., si..., si può giocare di, di..., di poco: un caffè (R.: giocare di bono?) Di bono si gioca di soldi! Di bono significa quello e basta, eh! Di bono significa quello e basta: quattrini, eh! Non mica di caramelle, eh!