mutare, mutarsi
[ CA ] lavori domestici
GB
mutare, mutarsi
verbo transitivo
cambiare; in particolare cambiare l'abito o la biancheria del letto, cambiarsi l'abito; in riferimento ai malati, lavarli, cambiar loro la biancheria
SF
RI
rimutare, rimutarsi
tòni
Mutare sì! Camb..., la muta, mi son mutato, dicean prima: cambiarsi – sì – cambiarsi di abiti, di vestiti... (R.: mutare i malati?) Sì! E’ viene detto ancora tuttora! Quande alla Misericordia, dice: la Mise..., i fratelli della Misericordia che quest’anno hanno fatto tante mute: son andat’a cambiare tante persone malate che eran ’ncapaci, l’hanno lavate... Le mute, sì (R.: si dice a mutare?) Sì! A mutare: anche i vestiti addosso.
Per esempio, quand’e’ si va a fare la doccia, pe dire. Ci si porta la maglia, la roba da cambiassi. Perché prima un dicevano: cambiarsi, ma dicéano: mutarsi: O che ti sei mutat’un’antra vorta! Ecco, se quello magari l’avéa cambiato vestit’un’altra volta: O che ti se’ rimutato? Vòl dire: ti sei ricambiato? // Dico, venì qui, dico, che a casa sto in tòni – no? – ovviamente... Dico: Icché – dico – Pina, mi muto?... Ma gne..., gnene dico in maniera... [scherzosa] capito? Perché sennò l’è, io penso, i’ cambio: mi cambio – no? – ma gli dico: Che mi muto?
Z registrato senza restrizioni d'uso
PF mutarsi d'abito; mutare il letto
DFD raro lett. elevato in riferimento ad abiti