nulla
[ SO ] commercio e affari
parlato spontaneo
nulla c.
locuzione
non farne (più) di nulla
in riferimento a un progetto, un affare, e sim. ideato o intrapreso che sfuma, che non va a buon fine
SC
SF
RI
andare a marmo
(e lillera) e lallera!
Va a carte quarantotto, si disfa, l’è come... Non va bene, non se ne fa di nulla... Mandare a carte quarantotto. Non farne di nulla. Si va a finire a carte quarantotto: non se ne fa di nulla. Di qualsiasi cosa che non se ne fa più.
Si dice: Que’ pochi soldi che ’ c’ho li (v)oglio investì bene, li (v)oglio spènde bene, ecco. Que pochi soldi. Quello si dice no’ ancora. Se li vuol investì come vuole, capito? Se li vò mantenere, ecco. Ugni (= non gli) vò regalà alla gente o buttà via. Quindi, cando c’ha da fà degl’affari li fa oculati. Capito? sennò un ne fa di nulla, perché con que’ soldi lui vò andare ’nfino ’n fondo, ecco. //te tu mi ripeti la solita cosa, no? Oppure un figliolo: E’ voglio questo, e voglio quest’attro, e tu me lo compri… / E l’è lìller’e’ làllera! Anche oggi. Come dire: Ma, un se ne fa di nulla. Ecco.
Un coso, un, un contratto o un affare che uno l’avea deciso di fare, dice: No, la cosa l’è andaa a marmo, un se n’è fatto di nulla! Io l’adoprerei... una cosa che non è andata a buon fine. // Facea su i’ serio! Oppure: un affare un se n’è fatto di nulla! Anche... un affare – dice – un se n’è fatto di niente... // Tu sei andato a vedere però non ne hai fatto di nulla...