paro
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
GB

paro a.
locuzione

un par di x
un paio, ma anche due nel senso di piccola quantità indeterminata

SC SF RI

Un par di zeri! Un par di zeri! Un m’importa un par di zeri di quello che dice, di quello che fa!

Noi, queste serenate, fanno attro che piacere ai forestieri, e poi tu potevi venì giù a dircelo, no tiràcci una secchiaha d’acqua, guarda. Sicché gni tirò un par di botte. Gni lasciarono la chitarra a i’ muro e scapparon tutt’e’ due, ma i’ mi’ babbo ni dette un par di botte, lui rientrò dentro e i’ mi’ babbo tranquillo riprese chesta chitarra sola, che trovò a i’ tocco – le due di notte, eh! // Eh, certo, un par di coglioni. / Un par di coglioni… Per questo… Ancora si fa quest’espressione. (R.: si dice?) Sì…

In sostanza era un piccolo sofà... che rimaneva fisso per vitam eterna amen. Infatti io l’ho visto rifare in tutt’i’ periodo della mia vita un par di volte... // Addirittura c’è anche quello, quello schifosissimo coso ciondoloni ’ndó rimanevan attaccate: come si chiama(v)a quelle, acchiappamosche? Cosi ciondoloni lunghi un par di metri... // Perché ogni poco la gli porta(v)a, gli portaa un par di scarpe nòve perché la un ci stava, la cercava: quelle che non avrebbe mai trovato, sicché... me’ padre gl’andaa là, trovaa tutte queste scarpe... ogni poco ne trovaa di nove! // Si prendeva un bicchierino di acqua: non propio calda, ’nsomma: abbastanza, calda, co un par di cucchiai di zucchero – eh – e si beveva, e ci passava i’ dolore. Acqua calda e zucchero. // Un par di zeri sì! M’hanno dato un paio di zeri... m’hanno dato un par di zeri... si può usà sempre, come qualcheduno pe esse fine ’nvece d’un par di coglioni dice: un par di zeri.

Z arc. fam.

Gradit centr.