pigiare
[ CM ] posizioni del corpo, atteggiamenti
GB 'premere, calcare sopra o contro una cosa, una persona'
pigiare
verbo transitivo
esercitare una pressione, premere, comprimere, spingere, anche in usi figurati
SC SF RI
Sì, lo so, però io, anche l’altro giorno sono andata ’n busse, e appena… s’era fitti, siamo arrivati alla stazione pigiati così: Signori, ci sono dei visi ben conosciuti, state attenti al portafoglio. // Ha avuto quel posto, ma ha pigiato. S’è dato da fare. Per il lavoro, per qualsiasi raccomandazione, certo. // I’ cavallino co i’ fischio. C’era ’ cavallini c’avean i’ fischietto dentro. Gli si pigiava la pancia, facevan: Pi – pi – pi. Sì, io gli unici giocattoli... Tutti... Cioè, i bambolottini di stoffa, di cencio: pi – pi – pi. Fischiavano, c’era i’ fischio, dentro. Ha’ voglia.
Parliamo d’un mobile magari tipo la fratina. Ha’ visto, sotto c’ha le gambe, c’ha una colonna ni’ mezzo, no? Ecco. Quando te t’ha’ messo questa colonna… Normalmente oggi l’avvitano, è tutto chiuso. Mentre prima si metteva de’ pezzi di legno sotto ’l piano, al filo delle gambe ’ndo si voleva métte le gambe, va bene?, e si fermava con questi zìpoli, a passare, in modo che te li battevi, gli toglievi, levavi i’ piano, se li pigiavi qua, e i’ piano pe portà su anche le gambe. se tu volev’arzar i’ piano. E la biétta la serviva pe reggere la traversa di fondo, praticamente quella che reggeva ogni cosa. // Rincarcare quando si pigia…: Mi sono rincarcat’un dito. Perché ho battut’i’ dito in quarche cosa, me lo son rincarcato. O mi son rincarcat’i’ braccio. Quando c’è una battuta, capito? No, per conto mio è solo quando mi rincarc’un dito, picchio contr’un sasso, mi sono rincarcata tutta perché m’hanno pigiato, son stata fra la folla, m’hanno rincarcata tutta, ecco. Più che attro pe queste cose qui. Non pe pigiare ni’ cassetto (è l’esempio dato dal R.). // I’ barcaiolo l’è qui. Impugna questa stanga, eh? E pigia su i’ fondo, e la barca la va. Comprendi? Eh, questa l’è la stanga. // L’anelli, quelli di farina dorce…Sì… Si prende gli anelli da cucire, no? Si metteva la farina dorce dentro, si pigiano, bene, poi si mettevan nello scaldino, ni’ foco. // ImbuSecchiare vòr dire pigiare: Io questo l’ho imbuzzecchiato tanto, i’ mi’ bambino. Tu lo ’mbuzzecchi troppo! Voleva dire tu gni da’ troppo // Perché un vòle l’ortolano che si pigli la roba da noi? Perché quello stringe, quello stringe, quello stringe… / Ma anche perché, capito, tutti la provano, per sentire se l’è morvido… Pigia pigia… // Le presse praticamente son le cose… quelle solette e’ mettano pe fà passà l’olio. Quelle son le presse. I’ torchio l’è quello che le pigia.
C’era la, la la serenità... anche la mi’ mamma anche, una donna che ha lavorato tanto, che quand’era ’ncinta dell’ultimo ragazzo lì, faceva i’ lavoro pe militari, perché la mi’ mamma facea la sarta da uomo – no? – e io dietro a pigià, davanti a piglialli i’ pedale pe aiutalla con questa panciona, poi la ci mettea a cucire, a fà degl’appunti, un lo so icché si faceva, si facea di tutto ’n casa! // Spingere, spingere! Pigiare, si pigia – no? – quindi se te tu c’hai di dietro uno che ti stringe, ti pigia! L’esempio: i’ tranvai! Quande tu c’hai, e’ c’è la calca, la gente ti pigia, no? Normalmente si dice: Ma icché la pigia lei dietro, costì?
Z 'sottoporre a pressione di varia intensità e durata', 'spingere'
PF 'premere, comprimere entro un contenitore o un ambiente'; ass. 'spingere, schiaccciare con il corpo'
DFD 'premere, esercitare una pressione o una compressione', 'di persone che si accalcano'
Gradit 'premere qcs. imprimendo più o meno forza', 'spingere'