pignóne
[ AP ] ambiente
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pignóne
sost. maschile

grande pozza ai piedi di una cascata

SC
viàio

Da me c’era una bella cascatina. In fondo, siccome non era propio bassino, lo chiama(v)ano i’ pignóne, non mi chiède perché. Da me lo chiamavan i’ pignone. C’era una bella cascatina, ma la sarà staha... Ora... i ricordi son sempre di più, però sarà staha sempre cinque metri, sei metri, ecco. Cioè non era propio la cosina così, l’era ’sto torrente che arrivava, facea ’sta bella cosa, e poi addirittura deviava. E una veniva nel viaio che ti dicevo prima, no?... Nel pignone... Sì, perché E. e G. c’anda(v)an a fare i’ bagno, un esisteva ’ bagni, tu vedrai, d’estate, andavano a fare i’ bagno lì. // Alla fine di una cascata, questo a casa mia, cascate... no propio ina... Cioè... Sarà stah... Ora io me la ricordo aveo gli occhi da figliolina: dieci metri, in fondo c’era questa grossa pozza. Lo chiama(v)an pignone. Però... dovrebbe esser anch’un pezzo di metalleria, credo. Perché sennò, perché si chiamerebbe Novo Pignone, laggiù? Laggiù, lassù, ’nsomma, Firenze Nova. Io, i’ pignone c’ho questo. E ti dico: i’ contadino che stava accant’a me, che c’avea du’ figliòli, quando torna(v)an da’ campi, andavan a fare i’ bagno ni’ pignone. I bagni chiaramente un esistevano, cioè c’era solo la buca, fuori, dove veniva ammazzato ’ gatti, di solito. // Perché t’ho detto, ’sta pozzona d’acqua che ’ c’era a casa... [in campagna] Ma grossa, fa’ conto... otto metri per cinque, ’nsomma... Non è che sia... Io, per dire, ora me la ricordo così, magari la sarà anche sei per tre, ma ’nsomma, una bella... Noi si chiamava i’ pignone, ma non mi chiedere perché.