quarantuno
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
parlato spontaneo

quarantuno a.
locuzione

volerci il / un po' di quarantuno a uno
usato in forma di augurio rivolto a chi considera tutto dovuto e non ha mai provato il rigore della fame

RI

Io per esempio sono uso dire – no per abitudine – a i’ mi’ nipote dico: a te ti ci vorrebbe un po’ di quarantuno! Cioè a dire, i’ quaranta-quarantuno: la guerra – no? – gl’inizi della guerra, che ci fu de’ grandi, de’ grandi sacrifici, capito? intendendo dire, perché: anche qui bisogna riferirsi. Noi quande s’entrò in guerra, l’inverno peggiore (fu) quello di’ quaranta-quarantuno, che fu quello da… passaggio – diciamo – da una situazione non certamente buona ma (passabile) a una situazione: di fame! Specie nelle città industriali! Io lavoravo, si faceva io e la mi’ moglie, perché ci siamo conosciuti in quella fabbrica, e si faceva: sessantanove ore la settimana! Una settimana di giorno, una settimana di notte e quindi… e con e’ razionamento di’ pane, il razionamento… quindi, ecco: lì veramente c’era i’ grande sacrificio. E allora li dico: te ti ci vorrebbe i’ quarantuno! Perché per lui gl’è tutto dovuto, tutto scontato! Lo piglierei a cazzotti, ma: un posso!