rimediare
[ AG ] liti e percosse
altre fonti

rimediare
verbo transitivo

procurarsi qualcosa; riferito alle botte, prenderne; usato anche assolutamente

SC SF
toccarne
buscarne

Ascolta: o ’ndo tu l’ha’ rimediahe? [i.e. le voci del lemmario] // Son tutti detti… – Come si dice? – …non chiari, capito? Si dice: Ah, guarda, ho rimediato anche oggi. Ho rimediah’anch’oggi, gua’! Un c’aveo nulla, ho rimediato. Quando uno dice: Un c’aveo nulla, ho rimediato. Ho fatto quarcosa… Ho inventato quarcosa pe mangiare. L’ho rimediato, i’ pranzo. Un c’aveo nulla, ma l’ho rimediato lo stesso. Cioè, ho fatto lo stesso, anche senza andà fòri. // Questa sera tu rimedi! Tu le buschi!

L’ha rimediato e’ vòl dire che n’ha toccahe, che ’ n’ha buscate. O sennò si dice anche: l’ha rimediato quando, pe modo di dire, uno ti fa un piacere, te l’ha fatto pe rimedià quarcosa, capito. Una mancia o qualche cosa. Però la maggiò parte rimediare si dice: Vai! – dice – Guarda come gli sta, l’ha rimediato da i’ su’ babbo. Quando s’era ragazzi noi. N’ha toccate. Si dice rimediato quando c’è qualcosa che non va. Pe modo di dire, sulla portata d’un pranzo la ti va male, allora te tu rimedi portand’un’antra cosa, a dìttela a te, ecco, l’ha rimediato. Ma più che attro si dice pe quello che t’ho detto io. Un ragazzo, magari, l’ha rimediaho da so’ pa’: Guarda che scapaccione n’ha tiraho. / Pe forza, e’ se le merita(v)a, l’ha rimediato, vai, l’ha messo bene, l’ha messo.

Z fam. 'trovare, mettere insieme, procurare'

PF fam. 'mettere insieme, procurarsi'

DFD region. iron.

Gradit com. 'racimolare'