ritòrtolo
[ LA ] mestieri
altre fonti 'rami sottili e flessibili, intrecciati insieme per farne un legaccio' (in GB ritòrtola)

ritòrtolo
sost. maschile

avvolgimento su sé stesse delle estremità di un legaccio (fatto di rami di salice o di filo metallico) per fermare la chiusura

SF
salcio
nettézza
capannèllo

Sai che cosa? L’ho sentito io in campagna codesta espressione, quando facevano co i’ sarcio facevano de’ gruppi di roba, ’nsomma, ecco. E legavano, e poi facevano un ritòrtolo. Per legarli, sì. / Anche ni’ coso de’ sacchi della nettezza. C’è qui’ ferrettino? Oppure ’ sacchetti si mettan ni’ frigo. C’è qui’ ferre… Si faceva così, si gira, e si fa ritortolo. Eh. È vero. / Io l’ho sentito molto in campagna, co i’ salcio, che l’è una pianta, apposta mettano in campagna questo salcio, per legare dei… dei capannelli di roba. E poi, siccome non fanno un nodo, ma bensì ritorgono… lo rigirano due o tre volte, ecco che si chiamava ritòrtolo.

Z ritòrtola tosc. 'legaccio costituito da rami di vermena verde attorciliati, usato per legare fastelli, fascine o altro'

PF ritòrtola tosc. 'ramoscello flessibile verde che si usa per legare fastelli, fascine o altro'

Gradit ritòrtola tosc. 'piccolo ramoscello flessibile usato per legare fascine e sim.'