romaiòlo
[ CA ] lavori domestici
altre fonti
romaiòlo
sost. maschile
ramaiolo
SC
SF
RI
batùfoli, batùffoli
Quello l’è un fagiolaio! Un farebbe altro che mangiare fagioli dalla mattina alla sera! Fiorentin mangia fagioli, lecca piatti e romaioli!
Noi si chiama romaiolo. A casa te tu lo chiami romaiolo. // Tu metti i’ brodo? Eh? Fa la schiuma? Allo(r)a, tu gni levi la scormatura per via la un dìa di fòri, co i’ romaiolo. Si usa pe tante cose, capito? L’è la scormatura. Allora pe non fàll’andà di fòri, co i’ romaiolo tu levavi la schiuma di sopra pe… E tu dicevi: Levo la scolmatura. Colla schiumarola, sì, anche. Anche co i’ romaiolo si faceva.
Tutt’al più si potrebbe dire, quando uno mangia dimolto si dice: Tu mangi a quattro palmenti – no? – o sennò, pe usare: Che mangi la minestra co i’ romaiolo? Uno che mangia ingordamente, no? // Che poi pe andà a piglià i’ caffè bisognava pigliare un coso, un romaiolino, soffiarci, perché i’ caffè rimanesse a galla e quello se lo tirava su e si miscel’i’ caffè. // O la farina… farina gialla… la pulenda a sugo, l’è. Perché la vien presa a cucchiaate (sic), e’ si chiaman batufoli. Vien presa co un mezzo romaiolo, diciamo, via.
Z var. di ramaiolo
PF var. di ramaiolo
Gradit centr.