tinta
[ VE ] benvestiti e malvestiti
parlato spontaneo

tinta a.
locuzione

essere / mettersi in tinta
vestirsi accordando il colore degli accessori agli abiti

SF
pirulino

L’è in tinta. No in tinta: macchiato. L’è in tinta: Guarda come l’è… damerino. L’è un damerino. L’è in tinta, si dice. Dice: Guarda s’è messo i’ lucche (= look?), s’è mess’in tinta, s’è messo tutto per bene. In tinta, si dice. Aimmeno, noi s’è sempre detto questo. (R.: sembra un pirulino?) Pirulino l’è quande uno si mette… si vò vestì bene, e po(i) presempio i pantaloni son tirati troppo ’n su, o strinti, che, allora, l’è un pirulino, pecché si vò vestì bene e non s’è vestito bene. E allora… In tinta l’è propio quello… pecché ha trovato tutte… presempio i’ vestito colla camic’e la cravatta. S’è messo in tinta. // (R.: come si dice uno che è tutti gli abiti appropriati?) L’è quello che t’ho detto: l’è in tinta!

Gradit in tinta com. 'di qcs. che ha un colore uguale, simile o che lega bene con quello di un'altra cosa a cui si abbina' (non riferito a persona)