tòro
[ CM ] sesso e sessualità
parlato spontaneo
tòro a.
locuzione
volerci il toro del Picciolo a una
detto di donna che sembra incontentabile in quanto a maschi, usato spec. nell'espressione: (ma) che gli ci vòle i' toro di' Picciolo a quella?
RI
Essere i’ gallo della Checca, sì!, è fiorentino! Val a dire quello lì: l’è ni’ mezzo a i’ coso, l’è un bel ragazzo... l’è ni’ mezzo a quelle ragazzine, l’è un po’ i’ gallo della Checca! / Era i’ meglio di’ pollaio! Ma a Rifredi c’era un antro detto! Che magari l’era pe Rifredi... no, forse c’era in tutti i paesi... i’ toro di’ Picciolo! Qui a Rifredi dicevano, riferendosi a... a regola questo Picciolo era un lattaio, un contadino che doveva avere un toro da monta... doveva essere eccezionale – un so! – pe portallo a esempio! La mi’ nonna dicea, quindi la mi’ nonna che l’è nata ni’ 1862, e diceva, di donne che non s’accontentavano, che magari erano: piuttosto leggere: Ma icché gli ci vole, i’ toro di’ Picciolo, a quella!? I’ Picciolo l’era una persona, era un cognome: si chiamava Piccioli, i lattai di Rifredi? Io son convinto che i’ toro c’è sempre: ogni paese c’ha i’ su’ toro! // I Piccioli, l’origine dei Piccioli l’è: gli avevano i’ campo e di conseguenza poi le stalle, di cui avean la monta, e le vacche, a un certo momento, lì fra via di’ Romito e via Piero Gironi... gli avevano i’ campo, lì, che poi loro eran tanti, e ci son ancora, ni’ viale... gl’hanno seguitato: conosciutissimi, questi Piccioli! La nostra generazione li conosce pe lattai, ma eran vecchi contadini che avevan questi possedimenti... Eh! noi si viene da una società: da agricola, che piano piano s’è trasformata!